5. Il Portmapper RPC

Per il funzionamento di qualsiasi software di seguito menzionato è necessario avere in esecuzione il programma /sbin/portmap. Alcune distribuzioni Linux hanno già inserito del codice nei file /sbin/init.d/ o /etc/rc.d/ affinché questo demone sia avviato. Tutto quello che c'è da fare è attivarlo e riavviare la macchina Linux. Si legga la documentazione della propria distribuzione Linux per sapere come fare.

Il portmapper RPC (portmap(8)) è un server che converte i numeri del programma RPC in numeri di porta del protocollo TCP/IP (o UDP/IP). Deve essere in funzione al fine di eseguire chiamate RPC (che è quello che fa il software del client NIS/NIS+) ai server RPC (come un server NIS o NIS+) su quella macchina. Quando un server RPC è in esecuzione, comunica a portmap su quale numero di porta è in ascolto e quali numeri di programmi RPC è pronto a servire. Quando un client desidera fare una chiamata RPC ad un dato numero di programma, prima contatta portmap sulla macchina server al fine di determinare il numero della porta dove i pacchetti RPC potranno essere inviati.

Affinché i server RPC possano essere avviati da inetd(8), portmap dovrà essere in esecuzione prima dell'avvio di inetd.

Per il RPC sicuro, il portmapper necessita del servizio Time. Ci si assicuri che il servizio Time sia abilitato in /etc/inetd.conf su tutti gli hosts:
#
# Time service is used for clock syncronization.
#
time    stream  tcp     nowait  root    internal
time    dgram   udp     wait    root    internal

IMPORTANTE: Non si dimentichi di riavviare inetd dopo i cambiamenti al suo file di configurazione !