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Linux e i DVD: guerra aperta

"If we have to file a thousand lawsuits a day, we'll do it. It's less expensive than losing CONTROL of YOUR creative works." ---Jack Valenti, President and CEO, Motion Picture Association of America

Questa frase, di Jack Valenti indica chiaramente le intenzioni della MPAA sulla questione DVD. Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capirci qualcosa.

Come probabilmente tutti sapranno, i DVD sono protetti con un codice crittografico e sono divisi in zone. Le conseguenze di questi fatti sono principalmente 2:

  1. Non potete vedere il DVD con il player che volete, ma solo con quelli "approvati" dalla MPAA
  2. Rischiate di non poter vedere il DVD che ha comprato un vostro amico perché è della zona sbagliata.
Appurato che almeno il secondo punto è un falso problema (esiste infatti la possibilità di modificare il lettore come si faceva con le Playstation), il primo punto impone alcune restrizioni, soprattutto agli utilizzatori di Linux. Non esiste infatti, al momento, un player ufficiale di DVD per Linux, in quanto la MPAA non ha rilasciato le informazioni necessarie a farlo (informazioni che normalmente si pagano). Non contenti di questa situazione, un gruppo di programmatori ha dato vita a dei progetti per la creazione di un player DVD per Linux. Fin qui nulla di male penserete voi, ci sono tante situazioni simili.
Il vero problema è nato quando si è dovuto cercare di capire come lavora l'algoritmo CSS (la codifica del DVD). L'unica maniera era (ed è tuttora) fare del reverse-engineering. Lo sforzo ha portato un quindicenne norvegese a scoprire come funziona l'algoritmo CSS e a creare un programma (il DeCSS) in grado di fare questo lavoro, oltre al fornire la descrizione dell'algoritmo. A questo punto è entrata in gioco la MPAA che è riuscita a far arrestare l'adolescente norvegese, sequestrare i sorgenti, i programmi e far chiudere alcune decine di siti Web che avevano il programma o anche solo il link al programma. (gli hanno sequestrato persino il cellulare).
L'accusa è quella di avere creato un programma che consente la copia dei DVD, oltre ad aver violato dei segreti industriali, etc. etc. etc.

Nella realtà dei fatti però, e questo non è mai stato nemmeno accennato dai media, il programma di cui sopra, oltre a mettere in evidenza il fatto che l'algoritmo è decisamente banale e facile da aprire, ha creato una serie di implicazioni che alla MPAA non sono piaciute (lasciamo stare il fatto di essere stati fregati da un quindicenne).

Primo
Ora si possono guardare i DVD per qualsiasi zona su qualsiasi DVD senza modificare nulla.

Secondo
Ora che si conosce l'algoritmo nella sua forma matematica, è possibile creare un DVD valido come quelli fatti dalla MPAA, senza assolutamente chiedere nulla o pagare la MPAA, cosa che ovviamente alla MPAA non è piaciuta.

Ma perché la MPAA non è contenta di ciò ? A prima vista sembra un incremento del giro d'affari, ed in effetti è così (visto che un maggiore numero di utenti in grado di fruire del prodotto normalmente significa un maggior numero di clienti), se non fosse per il dettaglio che tutto questo lo si può fare con software per cui la MPAA non ha percepito neppure un dollaro. Il problema è sottile. La MPAA percepisce i soldi sulla creazione del disco e sul software, ma potendo vedere il DVD con il software che vuoi, viene a cadere una delle due fonti di introiti della MPAA, cosa che però probabilmente verrebbe compensata dal fatto che si venderebbero più dischi.
Il problema è che per cercare di dare un maggiore impatto alla sua azione, la MPAA ha tirato in ballo la pirateria, sostenendo che il DeCSS era un programma che crackando il DVD consentiva la copia illegale dello stesso. La cosa è palesemente falsa, in quanto per fare una copia del DVD non serve assolutamente decodificarlo (le copie dei DVD ci sono in giro, e c'erano anche prima dell'uscita del DeCSS). Le vere ragioni di tutto questo quindi sono da ricercare nei soldi e nella frase riportata all'inizio. La MPAA sta cercando di salvaguardare i propri interessi economici anche a costo di violare i diritti dei consumatori di fruire del prodotto regolarmente acquistato nel modo che ritiene più appropriato.

Concludendo i vari DeCSS e programmi simili hanno un impatto sul copiare un film su DVD-Rom (anche considerando che al comune utente una copia del DVD-Rom costa più dell'originale al momento) praticamente nullo. Il vero valore di tutto questo è che consente di guardare il film che volete con le combinazioni di hardware/software che ritenete più opportune, cosa che è perfettamente legale in quanto il film lo avete regolarmente pagato, e di poter usare questo nuovo mezzo senza dover sopportare balzelli da parte di qualcuno.
Per maggiori riferimenti, provate a guardare i seguenti siti:


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