Speciale Meeting [2o giorno] [Indice] [???] Articoli

Dietro le quinte
Fare il coordinatore, che vita da cani!!!
di Michele Dalla Silvestra.

Iniziamo dal principio. Già ad agosto si discuteva tra i coordinatori del Pluto di fare un bel Pluto Meeting verso la fine di novembre. E come al solito, per un gruppo che non ha mezzi, sono sorti i problemi: chi lo organizza? quando? dove? chi parla?

La cosa più semplice è stata nominare l'organizzatore: Simone Chemelli. Comunque non lo abbiamo lasciato solo, ogni coordinatore, nel suo piccolo, ha dato il suo contributo. I relatori non è stato difficile reperirli, caso mai il difficile è stato organizzare l'ordine degli interventi. (Alcuni relatori avrebbero parlato tre giorni di fila!)

Restavano i problemi più grossi: dove e chi ci avrebbe aiutato. E qui si è vista la potenza di un gruppo infiltrato ovunque come il Pluto. Dopo parecchi rifiuti da parte di alcuni dipartimenti, abbiamo verificato che ``Dio vede e provvede'', nella persona del prof. Giulio Vidotto. ``Vediamo quello che si può fare'' e in quattro e quattr'otto, spulciando il calendario e controllando gli impegni abbiamo individuato tre giorni consecutivi in cui i dipartimenti di Psicologia dell'Università ci mettevano a disposizione la loro sala riunioni. E qui i ringraziamenti non basteranno mai, visto che quasi tutto il personale dei dipartimenti di psicologia è sempre stato disponibile per il Pluto. Loro davano fiducia ad un gruppo di giovani che conoscevano appena, e noi cercavamo di impegnarci il più possibile per meritarcela. Cito altre due persone del dipartimento, quelle che si sono più esposte e più ci hanno sopportato: il prof. Alberto Mazzocco e il prof. Eraldo Nicotra.

Ma i miracoli non finiscono qui. Il nuovo ``capo'' del Pluto è riuscito dove il gran vecchio Paci non avrebbe avuto successo. La Epson ci ha fornito in prestito un paio di computer, con monitorazzi da 17 e 20 pollici, e una stampante a colori. ``Fatene quel che volete, smontateli, installate software, purché tra quattro giorni ritornino indietro funzionanti.'' Non sono cose da tutti i giorni. Senza dimenticare che la Epson ci ha permesso di stampare un centinaio di T-shirt.

E non solo loro. Altre ditte sono venute: la libreria internazionale Athena ha contribuito per la buona riuscita del Meeting.

Senza dimenticare i soliti del Pluto che si sono dati da fare per organizzare il meeting, decidere l'ordine degli interventi e sentire la disponibilità dei relatori, preparare i volantini, controllare che tutto fosse a posto, preparare macchine e altro. Purtroppo sempre gli stessi.

Arriva il giorno del meeting

Per la serie ``il bello della diretta'' arriva giovedì 21 e non è pronto quasi niente. I dipartimenti di Psicologia non aprono prima delle 8,15, il meeting dovrebbe iniziare alle 9, e come nelle migliori occasioni c'è tutto da preparare. In fretta e furia, grazie anche al personale dei dipartimenti, apriamo le porte, proviamo i microfoni, accendiamo le macchine, accogliamo un po' la gente.

Sorpresa delle sorprese, alle 9 in sala ci sono 60/70 persone, che a guardarle in faccia sono tutti o quasi sistemisti, tecnici Unix o comunque gente che Linux lo conosce già un bel po'. Il bello è che la giornata di giovedì era dedicata a matricole di ingegneria e gente che vorrebbe sapere un po' cosa è Linux. Fosse solo quello il problema, il peggio è che un relatore era in ritardo per problemi di trasporto. Momenti di panico! Era proprio il relatore più grosso e più loquace. Difficile, se non impossibile, da sostituire, specialmente in tempi brevi. Un po' di imprecazioni, qualche cenno di crisi, alcune telefonate e una corsa alla stazione. Per fortuna il relatore viene beccato proprio mentre sta scendendo dal treno e alla fin fine è stata soltanto modificata la scaletta degli interventi. Comunque il meeting inizia con una sola ora di ritardo e con interventi un po' ``pesanti'' dal punto di vista tecnico. Per gli organizzatori, però, c'è ben altro da fare. Arrivano plutiani da città relativamente lontane, vecchi amici conosciuti gli scorsi meeting, nuovi soci, e allora bisogna trascorrere un po' di tempo per le chiacchere di rito.

Fosse solo quello! Purtroppo arrivano relatori a cui serve proiettare determinati programmi, file, ecc. Quando è possibile si cerca di fare il meglio. Per il Meeting potevamo disporre di una macchina collegata in rete, con la possibilità di proiettare il video su un maxi-schermo. Tutto a posto, se non fosse che nella macchina in questione mancassero librerie varie per mostrare alcuni programmi, anche perché non sapendo cosa servisse ci eravamo limitati ai tool essenziali per mostrare testi e immagini. No problem, reinstalliamo la macchina e mettiamo quello che serve.

Come non bastasse ci sono problemi per la stampa delle magliette. Il capo del Pluto è a mezzo chilometro dalla sala del meeting e servono persone che vadano a darle una mano. E così due ore sono trascorse ``in esterna''. Ma il bello deve ancora venire! Siamo solo al primo giorno!

Pluto Meeting: il giorno dopo

Il bello sta arrivando. Giovedì i computer della Epson non erano in rete perché mancavano i cavi. Questo perché servono cavi lunghi una trentina di metri per collegare i pc alla più vicina presa di rete dell'edificio, e di una lunghezza simile ne avevamo uno solo. Più che sufficiente, rendendo un computer un router tra la rete dei computer in sala e il resto di internet. Facile a dirsi, comunque. Bisogna trovare una macchina da configurare come router ed installarci la doppia ethernet.

E qui si è vista la capacità organizzativa del Pluto. Trovato un vecchio 486 con uno slot per la seconda ethernet non è stato difficile. Il problema è stato installarci la scheda. Conflitti di IRQ a non finire con la parallela integrata. Basta! Il 486 fa da router tra la rete del dipartimento e un collegamento PLIP, e un pentium fa il router tra le macchine in sala e il 486 in PLIP. Bene, tre ore di tentativi a configurare il routing e alla fine le due macchine erano perfettamente in rete! Almeno quelle!

Non parliamo poi di tutti quelli che passavano di lì a dire: ``Posso fare un telnet? Posso leggere la mia posta?'' Nulla in contrario, salvo che spuntavano ogni minuto come funghi e non si poteva lavorare. Nei giorni del meeting quelle macchine sono servite più a leggere la posta che a mostrare software.

Fortuna che la giornata era dedicata al Pluto, quindi gli organizzatori hanno ``dovuto'' rinunciare a seguire i numerosi imprevisti per parlare dei vari progetti Pluto.

Sabato: ultimo atto!

Ma la cosa più spettacolare è successa sabato. Ora, durante il sabato i dipartimenti di Psicologia sono chiusi, tranne per qualche docente o ricercatore che viene a fare lavori straordinari. Nel nostro caso è stato il gentilissimo prof. Giulio Vidotto, arrivato alle 8,15 per aprirci la porta. Sottolineo aprirci la porta, perché più dell'ingresso e di un laboratorio non ha potuto aprirci, e purtroppo microfoni, telecomando del proiettore, ma soprattutto le magliette, sono rimaste chiuse a chiave nello sgabuzzino dietro la sala riunioni.

Ma la gente del Pluto, lo ripeto ancora, non si dà mai per vinta! Siamo stati formati alla scuola di Linux, quindi se hai un problema, rifletti e risolvilo, puoi fare tutto o quasi! E in effetti, salvo trasportare lo scatolone delle magliette attraverso una porta chiusa a chiave abbiamo trovato una soluzione a tutto!

Sabato è stato il gran giorno in cui Linux l'ha fatta da padrone, nel senso che l'abbiamo finalmente visto girare anche su un Macintosh e su un Alpha. Ma bisognava metterli in rete insieme ai PC della Epson, e con le porte del dipartimento chiuse l'impresa risultava un po' complessa, visto che non avevamo cavi di una lunghezza sufficiente per le lunghe distanze che dovevamo coprire dalla sala riunioni al laboratorio con le prese di rete. Due o tre ore sono dunque trascorse a studiare la migliore soluzione tra router installati quasi dal nulla il sabato stesso, quando alla fine è arrivato il salvatore (il prof. Nicotra) che ha aperto la porta giusta e risolto la situazione. Dopo aver sparso qualche litro di sudore tra il lab. e la sala riunioni le macchine più importanti erano in rete.

Nel pomeriggio abbiamo risolto il problema del proiettore, il cui telecomando e interruttore di alimentazione erano sotto chiave e inacessibili. Una serie di coincidenze fortunate ci ha permesso di alimentarlo a parte e nel proiettore stesso c'erano i comandi necessari. Ce la siamo cavata con poca fatica. Ma ormai eravamo rimasti in pochi, e pure distrutti. E ormai restava soltanto da sgomberare la sala e mettere un po' in ordine il casino creato sabato. Alle 18,15 eravamo tutti in partenza, riservandoci alcune cosette da sistemare per il lunedì mattina.

Ma in fondo è stato bello!

Se il meeting fosse stato soltanto questo sarebbe da suicidarsi. Ma per fortuna ci sono state buone occasioni che hanno reso splendide queste giornate.

Prima fra tutte il poter incontrare di persona gente che si conosceva soltanto tramite login e con cui si aveva scambiato appena qualche mail. Finalmente incontrato persone nuove, con gioia ritrovato vecchi amici lontani, e quasi sempre si è perso tempo a parlare tra noi, raccontarci esperienze ma anche storie divertenti, piuttosto di seguire il meeting. Ma non eravamo soltanto coordinatori Pluto o esperti Linux: soci, conoscenti, insomma, gente comune, venuta al Dipartimento di Psicologia per vedere un po' cos'è Linux, cosa può fare, chi sono quei ``pazzi'' che bazzicano in internet pubblicizzando il Pluto...

Venerdì sera siamo andati in pizzeria, almeno quelli che sono rimasti in zona, e durante la serata è nata la brillante idea dello scherzo. Sabato, infatti, verso il tardo pomeriggio, è partito il primo post, seguito quasi immediatamente dai coordinatori ``complici''.


Speciale Meeting [2o giorno] [Indice] [???] Articoli