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L'osservatorio Linux

Il mondo degli utenti Linux è di difficile definizione e la realtà italiana non fa eccezione. Questa difficoltà riguarda non solo il loro numero effettivo ma anche la loro distribuzione sul territorio, la loro attività e le loro ``abitudini'', opinioni ed aspettative. L'Osservatorio Linux mira a colmare questa lacuna avviando una indagine conoscitiva a carattere permanente sull'ampiezza ed i connotati del mondo Linux in Italia.

Introduzione

Dal momento della sua creazione Linux si è diffuso molto rapidamente; prima tra gli hacker, poi nel mondo accademico, infine nelle aziende. Per la sua natura di sistema operativo free, non è stato il protagonista di grandi campagne pubblicitarie. Eppure la sua indubbia qualità e lo straordinario attivismo dei propri utenti-fan ne hanno decretato il successo in vari settori.

La diffusione di Linux non è stata tuttavia uniforme. A partire dai Paesi del Nord Europa esso si è diffuso nel mondo anglosassone europeo ed extraeuropeo e nei Paesi latini... con esclusione dell'Italia. Senza voler approfondire le cause di questo fenomeno, che probabilmente affonda le radici nella limitata presenza dei sistemi operativi aperti nel nostro Paese, si può ragionevolmente affermare che la diffusione di Linux nel nostro Paese sia iniziata con almeno due anni di ritardo rispetto agli altri Paesi sviluppati e che, con l'esclusione del settore degli ISP, la sua penetrazione nel mercato informatico sia inferiore a quella che si riscontra nella maggior parte dei Paesi sviluppati, anche dell'Unione Europea.

Tuttavia il fermento che ha caratterizzato molti altri Paesi sta portando a una sensibile crescita della penetrazione di Linux in vari settori del mercato informatico di quella che è stata definita essere ``Bill's land''.

Manca tuttavia un quadro affidabile del mondo Linux, in Italia in particolare. Desiderato da tutti: informatici, sociologi, commerciali, sviluppatori e fan, esso è l'obiettivo dell'Osservatorio Linux descritto nel seguito.

L'Osservatorio Linux non è il primo tentativo di ``fotografare'' la comunità Linux. In vari modi, sia i produttori di distribuzioni Linux (si ricordi il messaggio di posta elettronica ``preinstallato'' di Patrick Volkerding che invitava l'amministratore di un neo-installato sistema Linux Slackware a far sapere della sua presenza) sia gli utenti stessi hanno creato varie iniziative per registrare la presenza di installazioni ed utenti Linux.

Un tentativo di catalogare e confrontare tutte le iniziative in questo senso sarebbe, con tutta probabilità, fortemente lacunoso. Con questa premessa, mi limito a citarne uno, rintracciabile alla URL http://aachen.heimat.de/alug/fragebogen2/.

Si tratta di una iniziativa volta a conoscere in modo più approfondito l'opinione del generico utente Linux sul sistema che usa, le sue previsioni sul suo destino, il suo giudizio sulle applicazioni migliori e peggiori disponibili e sulle maggiori carenze. Il sito è in lingua inglese e non ha una destinazione geografica delimitata.

Nessuna delle inziative da me incontrate nei miei ``pellegrinaggi internettiani'', tuttavia, si è mai posta l'obiettivo di conoscere la realtà del mondo Linux in modo approfondito e, per quanto possibile, affidabile. Scoprire la mancanza di un tale strumento conoscitivo e decidere di crearlo è stato un tutt'uno.

Dall'idea alla realizzazione

L'idea dell'Osservatorio è nata poco prima dello svolgimento del LiMe '97, il convegno annuale organizzato dal Linux User Group/Pluto di Roma.

La base per lo sviluppo di questa iniziativa risiede nella constatazione dei limiti riscontrati negli strumenti di indagine già esistenti:

Cominciare è stato relativamente facile: le classiche domande (cosa fai con Linux, dove lo usi, quanto lo usi...). L'Osservatorio è stato presentato al LiMe '97 come primo strumento di indagine realizzato per sondare la comunità Linux italiana. La sua URL è http://ingchim.ing.uniroma1.it/LUG-ingchim/Osservatorio/.

Poi lo stallo: dove si vuole andare? Quale è l'affidabilità e la rilevanza dei dati incamerati? Come tenere aggiornato il database? Come far crescere l'inchiesta in modo organico? Queste domande hanno consigliato di rinviare la pubblicizzazione dell'iniziativa fintanto che i suoi obiettivi ed i suoi metodi non fossero stati definiti con maggiore chiarezza.

Gli ultimi tre mesi sono serviti ad una gestazione di idee, prima svolta con alcuni amici del LUG Roma e poi nella lista pluto-admin. Qui è finalmente affiorata la consapevolezza che l'Osservatorio Linux può--e quindi deve--diventare un punto di riferimento per avere il ``polso'' della comunità italiana degli utenti Linux e che è il caso di farne oggetto di un Progetto Pluto.

Obiettivi dell'Osservatorio Linux

L'obiettivo dell'Osservatorio Linux è di conoscere il mondo Linux italiano in modo affidabile, completo e che conservi validità nel tempo.

Non è sufficiente sapere se all'utente Linux piace o non piace. È anche importante conoscere cos'altro usa e quanto; sapere quale prospettiva egli vede innanzi a sè. È opportuno conoscere cosa egli ritiene importante e quanto; sapere se è disposto a dare il proprio contributo ad iniziative presenti e future. È essenziale che l'utente stesso possa suggerire nuove questioni sulle quali è opportuno svolgere una indagine statistica e che attorno ad esse tutta la comunità dei partecipanti all'iniziativa possa essere di nuovo chiamata ad esprimersi in una sorta di agorà permanente.

È importante chiedersi come Linux si stia diffondendo sul territorio nazionale sia dal punto di vista geografico (nord-sud, città-provincia), sia delle attività nelle quali esso è utilizzato (sviluppo, produzione, conduzione di impianti e processi, didattica, ricerca, svago).

Sarebbe auspicabile che l'indagine riuscisse a realizzare un campionamento abbastanza casuale. Purtroppo, il concetto stesso di casualità è difficilmente applicabile ad una inchiesta i cui partecipanti sono, probabilmente, i membri attivi di una comunità.

Per ridurre l'incidenza di questo ``bias'' è necessario aumentare la partecipazione a questa iniziativa, soprattutto estendendola anche a utenti di Linux meno attivi ed entusiasti, o che semplicemente lo usano perché sono costretti a farlo (ad esempio, nel luogo di lavoro o di studio). A questo scopo, è necessario aumentare la probabilità che essi ne vengano a conoscenza. Per rendere nota questa iniziativa è opportuno inserire articoli e brevi inserzioni in tutte le maggiori riviste del settore, sia quelle a contenuto tecnico, sia quelle divulgative. Al momento, la rivista Inter.net ha accettato un articolo di presentazione dell'Osservatorio Linux che, secondo le previsioni, dovrebbe essere pubblicato nel numero di giugno 1998.

È inoltre importante massimizzare la probabilità che il navigatore di Internet, sia professionale che occasionale, incontri il sito dell'Osservatorio Linux. A questo fine è importante ottenere dai responsabili e dagli amministratori di siti internet (in particolare quelli che fanno uso di Linux sulle proprie macchine) l'inserimento sulle loro pagine di un collegamento al sito dell'Osservatorio Linux.

Questo articolo vale anche come richiesta informale, rivolta a coloro che hanno tali responsabilità e che non saremo riusciti a raggiungere personalmente, perché ci aiutino, secondo quanto è nelle possibilità di ciascuno, a diffondere la conoscenza di questo strumento di indagine.

I risultati di una simile inchiesta non sono solo importanti a livello puramente conoscitivo, come ben sanno i commerciali che hanno mostrato per essa un notevole interesse. L'interesse dei commerciali, del resto, può essere anche un ``nostro'' interesse, come comunità Linux, dal momento che questa indagine potrebbe portare a decisioni strategiche di rilievo, quali lo sviluppo o il porting di importanti applicazioni su piattaforma Linux, con beneficio per la comunità stessa.

Funzionalità offerte dall'Osservatorio Linux

Le domande che l'Osservatorio Linux rivolge ai propri utenti sono suddivise in due categorie. La prima categoria è quella delle ``informazioni generali'', la seconda è quella delle ``inchieste''.

Le informazioni generali sono richieste tramite un unico modulo. Le domande rivolte all'utente sono le seguenti:

Inoltre, all'utente si chiede:

Le ulteriori informazioni che possono essere dall'utente immesse riguardano i diversi modi di partecipare all'inchiesta che sono offerti all'utente.

L'Osservatorio Linux permette all'utente di partecipare all'indagine in una duplice modalità.

La prima modalità, che chiameremo ``non affidabile'', consiste nell'immettere i dati del modulo ``informazioni generali'' nel database senza particolari formalità, senza poter tuttavia partecipare alle inchieste.

La seconda modalità di partecipazione, che chiameremo ``affidabile'', consiste nell'immettere, assieme ai dati richiesti nel modulo ``informazioni generali'', il proprio indirizzo di posta elettronica, un identificativo ed una password. A valle di questa immissione si avvia una fase di verifica, gestita tramite un meccanismo che fa uso della posta elettronica e descritto in dettaglio nel seguito. Al termine di questa fase l'utente entra a far parte dei ``contribuenti affidabili'' e permanenti del database dell'Osservatorio e acquista di diritto la possibilità di aggiornare i dati immessi, partecipare alle nuove inchieste che vengono via via proposte e suggerirne lui stesso di nuove.

Come è realizzato l'Osservatorio Linux

L'Osservatorio Linux è attualmente basato su un database (realizzato con MiniSQL della Hughes Technology, Ltd.) dotato di tre modalità operative:

  1. interazione mediante protocollo http con accesso via web;
  2. interazione mediante protocollo smtp con accesso via posta elettronica;
  3. interazione via script che realizzano delle operazioni periodiche sul database con uscita, via posta elettronica, sulla rete Internet.

La parte del codice che gestisce l'accesso via web fa uso di inclusioni, nelle pagine HTML, in linguaggio lite (il linguaggio di w3-msql, il CGI fornito assieme al database stesso).

La parte di interazione con la posta elettronica (entrata e uscita) e di manutenzione è realizzata mediante delle script scritte in lite che vengono eseguite, ad orari stabiliti, da cron.

Stati ed eventi nel ciclo operativo dell'Osservatorio Linux

Nel funzionamento dell'Osservatorio Linux si susseguono eventi sincroni ed eventi asincroni. Per meglio comprendere questo funzionamento osserviamo quello che succede quando un utente si collega con il sito dell'Osservatorio e partecipa all'inchiesta.

Come è stato detto in precedenza, l'utente ha la facoltà di partecipare all'inchiesta in modo non affidabile oppure affidabile.

Nel primo caso egli non deve inserire nessuna informazione che possa indentificarlo personalmente. I dati di questo tipo vengono associati ad un marcatore di stato opportuno. Al momento, essi sono permanenti, ma è in fase di valutazione l'opportunità di renderli ``evanescenti'' dopo un certo tempo.

Nel caso della partecipazione all'inchiesta in modalità ``affidabile'', l'utente deve inserire un proprio identificativo ed una password, nonché un indirizzo di posta elettronica (del quale viene controllata l'unicità nel database stesso). A questo punto, la ``scheda'' del nuovo utente viene inserita nel database con un marcatore che ne qualifica lo stato come ``provvisoria''.

Un processo periodico avvia una script che esamina il database e invia un messaggio di posta elettronica a ciascun utente che abbia inserito una scheda dalla sua ultima esecuzione. Tale messaggio notifica all'utente l'ora e la provenienza della richiesta di inserimento nell'Osservatorio e chiede all'utente stesso di confermare l'effettiva volontà di partecipare all'iniziativa mediante l'invio di un reply all'indirizzo dal quale tale messaggio risulta provenire. Contemporaneamente all'invio di questo messaggio, la script esegue una query sul database aggiornando lo stato associato alla scheda dell'utente in ``intermedio''.

L'indirizzo dal quale il messaggio risulta provenire, in realtà, non corrisponde ad un utente effettivo, ma ad un alias la cui traduzione fa sì che il messaggio venga inviato in standard input, tramite una pipe, ad una script; questa legge il messaggio e riconosce il codice dell'utente, esegue una query sul database e realizza una nuova transizione dello stato associato alla scheda dell'utente stesso, che diventa da questo momento ``riconosciuto'' e acquista le seguenti possibilità:

Qualora l'utente iscrittosi non risponda al messaggio ricevuto entro un determinato termine di tempo, la sua scheda viene cancellata da un altro processo periodico, il quale, al contempo, invia a tale utente un altro messaggio per notificargli la cancellazione, ricordargli l'indirizzo del sito e proporgli di reiscriversi qualora il ritardo fosse stato frutto di una dimenticanza.

Come piccolo riconoscimento per il contributo portato all'Osservatorio, l'iscritto riceve, mensilmente, un file di bookmarks, strutturato in modo gerarchico, ottenuto dal database dei siti Linux del Linux User Group/Pluto di Roma sempre tramite un processo periodico.

Un ultimo processo periodico provvede ad elaborare le statistiche riguardanti la comunità Linux. Al momento, tali statistiche sono piuttosto limitate ma ne è prevista l'estensione a breve scadenza. Sono ben accetti suggerimenti sulle elaborazioni che potrebbero essere maggiormente significative in base ai dati disponibili.

Inchieste dell'Osservatorio Linux

La parte qui descritta è al momento in fase in fase di beta testing sul sito dell'Osservatorio; l'accesso ad essa verrà aperto fra breve e verrà notificato tramite posta elettronica a tutti gli utenti già registrati del servizio.

Al momento si possono realizzare tre tipologie di inchieste:

  1. inchieste di carattere generale riguardanti Linux, l'aggregazione degli utenti, ecc. (questioni non attinenti all'aspetto tecnico dello sviluppo di software né a quello commerciale);
  2. inchieste di carattere tecnologico (nuove implementazioni in Linux);
  3. inchieste di carattere commerciale (inchieste riguardanti lo sviluppo di prodotti con vocazione commerciale);

L'utente registrato dell'Osservatorio può, collegandosi con il sito, avere accesso alle inchieste in corso e partecipare ad esse, esprimendosi su quelle che desidera. Successivamente, egli può anche cambiare la risposta precedentemente fornita ad una inchiesta.

Futuri sviluppi

Al momento la partecipazione alle inchieste è possibile unicamente via web, ma è in progetto l'estensione di questa funzionalità mediante la posta elettronica. Nel prossimo futuro, pertanto, gli utenti registrati del servizio potranno, nei limiti delle categorie di inchieste desiderate (ad esempio escludendo, se lo desiderano, quelle commerciali) ricevere un messaggio di posta elettronica che descrive le nuove inchieste in corso e, ancora con un reply, potranno esprimere il proprio parere in modo rapido e comodo.

Per quanto riguarda l'implementazione del software, è in progetto la riscrittura del codice w3-msql in codice PHP versione 3. A valle di questa riscrittura è anche in progetto il passaggio a PostgreSQL, un sistema di database completamente free, più consono al carattere dell'iniziativa.

di Ing. Marco Bravi

L'ing. Marco Bravi è ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica dell'Università di Roma "La Sapienza" e coordinatore del Linux User Group/Pluto di Roma.

Il presente articolo può essere riprodotto con qualsiasi mezzo e senza la preventiva autorizzazione dell'autore a condizione che la riproduzione sia integrale, senza modifiche o aggiunte e riporti interamente la paternità dell'articolo stesso e la presente nota. L'autore è inoltre disponibile a realizzare adattamenti dell'articolo stesso per eventuali ripubblicazioni qualora il carattere della rivista destinataria lo consigli.


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