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3. Il formato degli HOWTO

3.1 Introduzione

Gli HOWTO dell'LDP sono rilasciati al pubblico in vari formati: testo semplice, HTML, PostScript e PDF. Invece di dover scrivere lo stesso HOWTO in tutti questi formati, si scrive solamente un HOWTO in un formato sorgente, DocBook o LinuxDoc, che viene convertito dal computer in tutti gli altri.

Per avere un'idea di come appaia questo formato basta guardare il file sorgente di una pagina web (se non lo si è già fatto). Si vedranno tante parole racchiuse tra due <parentesi angolari>: queste sono chiamate "tag". Queste pagine web (tag e tutto il resto) sono in html: Hypertext Markup Language. L'LDP usa qualcosa di simile per i propri documenti.

I linguaggi a marcatori che usa l'LDP soddisfano o i requisiti dello Standard Generalized Markup Language (SGML) o quelli di XML. Attualmente LDP usa le due seguenti varianti di sgml: LinuxDoc e DocBook, oltre alla variante DocBook di XML. È interessante notare che l'html nasce come un'altra variante di sgml (ma molte funzioni che vengono usate nell'html violano le regole dell'sgml, perciò non è più sgml puro).

Questo mini-HOWTO è totalmente orientato all'utilizzo di LinuxDoc, una variante semplice di sgml. Si può chiamarla "linguaggio a marcatori LinuxDoc". Può essere convertita automaticamente dal computer in html, testo semplice, postscript, pdf e DocBook. È molto più semplice rispetto all'HTML o al DocBook e non è necessario un editor speciale in quanto è facile scrivere i tag (o usare macro per essi) nel proprio editor o elaboratore di testi preferito.


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