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9. Lilo dopo l'installazione di Mandrake Linux 9.1 su prodotti HP

19 aprile 2009

9.1 Descrizione dei prodotti usati in questo esperimento

Avviso: questa sezione NON si deve intendere come pubblicità della produzione HP. In realtà, tutta una serie di computer HP usati hanno presentato mancanze negli alimentatori, problemi con i dischi rigidi e così via. Dall'altro lato, le batterie dei portatili si esauriscono prima di quanto ci si aspetti. A parte questi problemi, le macchine HP vanno bene.

HP Omnibook 6000

Il computer portatile Omnibook 6000 è equipaggiato con un'unità DVD 'avviabile' e recentemente, ad una conferenza ICT, ho comprato un DVD-ROM avviabile con l'installazione di Mandrake Linux 9.1. Dopo aver avviato il portatile con quel DVD, esso è passato direttamente al menu di installazione di Linux.

HP Vectra VL420 (usato come server)

Al contrario, l'HP Vectra VL420 non ha un'unità DVD (ha solo un'unità CD), dunque l'installazione diretta da quel particolare DVD di installazione non è possibile. Però è possibile creare un floppy avviabile per far partire la procedura d'installazione. In effetti sono disponibili diverse immagini di avvio per quegli utenti che non hanno un'unità DVD (avviabile o no). Una di queste è un'immagine 'di rete'. Questo significa che in una rete locale ci deve essere un server NFS, FTP o HTTP dal quale possa partire l'installazione.

HP Vectra VL420 (usato come postazione di lavoro)

Un altro sistema desktop VL 420 in uso ha un disco rigido di riserva proveniente da una precedente installazione di Windows 2000 (in effetti quel disco IDE è stato spostato da un altro computer dove era un disco primario, mentre su questo sistema è il secondo disco per i dati di backup). La cosa carina è che ha installato un server HTTP e uno FTP (naturalmente utilizzabili se si avvia il sistema da quel disco). È una cosa buona perché ora è possibile usare uno di quei server.

Quindi è stato creato un floppy avviabile 'di rete', e con esso è stato avviato il primo Vectra VL420 (per essere usato come server Linux). Dopo poco tempo si è giunti al punto in cui si doveva scegliere il metodo di installazione (tramite il server NFS, o FTP, o HTTP). Il primo tentativo è stato tramite il secondo server HTTP 'di riserva' presente sull'altro sistema Vectra prima menzionato ma, indipendentemente dai permessi attribuiti al gruppo 'Everyone" degli utenti Windows, si è sempre ottenuta la seguente risposta dall'impostazione di Linux:

Errore: impossibile ottenere il file... (o qualcosa di simile)

Poi si è tentato di usare il server FTP 'di riserva' dal secondo disco Vectra, che chiedeva anche gli indirizzi IP locale e remoto. Il tentativo ha avuto successo, ed è iniziato il caricamento di una parte dei file remoti in memoria senza proteste. Poco dopo l'installazione è arrivata allo stesso punto dell'Omnibook 6000: direttamente al menu di installazione, che chiede all'utente di scegliere una lingua da usare per l'installazione.

>Da questo punto il processo di impostazione è sempre lo stesso.

Sono state scelte/confermate le seguenti voci:

- una lingua da usare, a parte l'inglese (americano) che è la predefinita: sono state aggiunte l'Unicode e il serbo (sia Cyrillic che Latin); - un mouse e una tastiera; - un livello di sicurezza: sono stati accettati quelli predefiniti ('Standard' per il portatile e 'Higher' per il server);

Il successivo importante compito è stato scegliere una delle opzioni di partizionamento di DrakX:

- per il portatile è stata scelta l'opzione 'Usa lo spazio libero sulla partizione Windows', perché il portatile ha un disco IDE e se ne vuole usare una parte per Linux (a parte Windows 2000 Prof. già installato). Il Disk Management di Windows ha riferito:

Disk 0  15      MB      FAT     (Diagnostiche HP o simili)
        7.13    GB      FAT32   (C: "HPNOTEBOOK")
        20.80   GB      Spazio libero

Le due partizioni (FAT e FAT32) erano state create durante la procedura di installazione usando il CD di installazione fornito dalla HP.

All'inizio la configurazione di Linux si è lamentata perché la partizione di Windows "è troppo frammentata", ed è stato necessario riavviare Windows, far girare l'utilità "defrag", e poi far ripartire l'installazione di Mandrake Linux. Il processo di deframmentazione è durato circa 1 ora e mezza. Al riavvio, la configurazione di Linux voleva usare la partizione da 7.13 GB di Windows, al posto di 20.80 GB. È stata scelta l'opzione "Usa lo spazio libero". Quindi la configurazione ha creato le partizioni per Linux: /dev/hda5 e /dev/hda7.

- per il Vectra VL420 è stato usato il "partizionamento del disco personalizzato" per via dei due dischi SCSI. Su uno dei due dischi è già installato Windows 2000 Server, mentre l'altro verrà interamente usato per un server Linux. A proposito, non ero sicuro di cosa avrebbe fatto l'opzione "Cancella l'intero disco" al passo successivo (cancellare tutto il disco o una partizione?), anche se forse sarebbe stata la giusta soluzione. DrakX ha riconosciuto i due dischi SCSI come sda e sdb, e si è scelto di installare Linux su sdb. Il primo passo è stato "Cancella tutto", quello successivo è stato "Auto allocare" lo spazio sul secondo disco. Infine, dopo aver cliccato su 'Fatto', sono state create le partizioni per Linux /dev/sdb1 e /dev/sdb6.

9.2 Come appare LILO su questi prodotti HP

HP Omnibook 6000

boot=/dev/hda
map=/boot/map
vga=normal
default="windows"
keytable=/boot/us.klt
prompt
nowarn
timeout=100
message=/boot/message
menu-scheme=wb:bw:wb:bw
image=/boot/vmlinuz
        label="linux"
        root=/dev/hda5
        initrd=/boot/initrd.img
        append="quiet devfs=mount acpi=off"
        read-only
image=/boot/vmlinuz
        label="failsafe"
        root=/dev/hda5
        initrd=/boot/initrd.img
        append="failsafe devfs=nomount acpi=off"
        read-only
other=/dev/hda2                                 <--- /dev/hda1 sembra essere riservato per alcune diagnostiche HP.
        label="windows"
        table=/dev/hda
other=/dev/fd0
        label="floppy"
        unsafe

HP Vectra VL420 (installato come sistema client Linux desktop)

boot=/dev/hda
map=/boot/map
vga=normal
default="windows"
keytable=/boot/us.klt
prompt
nowarn
timeout=100
message=/boot/message
menu-scheme=wb:bw:wb:bw
image=/boot/vmlinuz
        label="linux"
        root=/dev/hda5
        initrd=/boot/initrd.img
        append="quiet devfs=mount acpi=off"
        vga=788                                 <--- questa riga manca su portatili con schermo LCD.
        read-only
image=/boot/vmlinuz
        label="linux-nonfb"
        root=/dev/hda5
        initrd=/boot/initrd.img
        append="devfs=mount acpi=off"
        read-only
image=/boot/vmlinuz
        label="failsafe"
        root=/dev/hda5
        initrd=/boot/initrd.img
        append="failsafe devfs=nomount acpi=off"
        read-only
other=/dev/hda1                                 <--- /dev/hda1 in questo caso non sembra riservato per diagnostiche HP.
        label="windows"                                 Qui era già installato Windows 2000 Professional 
        table=/dev/hda                                  (probabilmente senza il CD fornito da HP).
other=/dev/hdb1                                 <--- questo è il disco di riserva con Windows 2000 Server.
        label="windows2"                                Ho alcuni dati su questo disco e lo uso come secondo
        table=/dev/hdb                                  disco di backup su quella postazione desktop.
        map-drive=0x80                                  Non ho mai provato ad avviare il computer da lì, ma
           to=0x81                                      l'impostazione della Mandrake lo dava come opzione di avvio.
        map-drive=0x81                                  (Ed è stato utile come server FTP, avendo bisogno di installare
           to=0x80                                      Mandrake Linux sull'altro computer senza unità DVD).
other=/dev/fd0
        label="floppy"
        unsafe

HP Vectra VL420 (installato come sistema desktop Linux con funzionalità da server)

boot=/dev/sda                                   <--- /dev/sda è il primo disco SCSI, su cui risiede LILO (MBR).
map=/boot/map
vga=normal
default="windows"
keytable=/boot/us.klt
prompt
nowarn
timeout=100
message=/boot/message
menu-scheme=wb:bw:wb:bw
image=/boot/vmlinuz
        label="linux"
        root=/dev/sdb1                          <--- /dev/sdb1 è il secondo disco SCSI, su cui risiede Linux.
        initrd=/boot/initrd.img
        append="quiet devfs=mount acpi=off"
        vga=788
        read-only
image=/boot/vmlinuz
        label="linux-nonfb"
        root=/dev/sdb1
        initrd=/boot/initrd.img
        append="devfs=mount acpi=off"
        read-only
image=/boot/vmlinuz-secure
        label="linux-secure"                    <--- c'entra qualcosa con la sicurezza del server Linux?
        root=/dev/sdb1
        initrd=/boot/initrd-secure.img
        append="quiet devfs=mount acpi=off"
        read-only
image=/boot/vmlinuz
        label="failsafe"
        root=/dev/sdb1
        initrd=/boot/initrd.img
        append="failsafe devfs=nomount acpi=off"
        read-only
other=/dev/sda1                                 <--- /dev/sda1 è la prima partizione del primo disco SCSI, su cui risiede Windows.
        label="windows"
        table=/dev/sda

9.3 Conclusioni

Dagli esempi precedenti si può notare che sono stati usati diversi tipi di computer con diversi tipi di dischi rigidi. In alcuni casi c'è solo un disco IDE, in altri ce ne sono due, in altri ancora ci sono un paio di dischi SCSI, ecc. Indipendentemente da questo, si è sempre cercato di installare LILO nell'MBR, posizionato sul primo disco. Pare che ora, finalmente, Linux abbia risolto il vecchio problema del cilindro 1024. In effetti LILO sembra in grado di avviare Linux indipendentemente dal fatto che sia posizionato vicino al resto della partizione Linux o no.

Ci sono alcune altre considerazioni relative all'esperimento precedente, ma fanno parte di un altro bel documento: Linux+WindowsNT mini-HOWTO.


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