6. Widget library o toolkit

La widget library originale, sviluppata per il progetto Athena, si chiama prevedibilmente Athena widget library, conosciuta anche come Athena widgets. È molto primitiva, molto brutta e non è intuitiva per gli standard odierni (per esempio, una barra di scorrimento o uno slider non si possono trascinare: per scorrere in su o in giù si devono cliccare rispettivamente il pulsante destro e quello sinistro). Come tale non viene granché utilizzata ai giorni nostri.

Proprio come accade per i window manager, ci sono molti toolkit, progettati per scopi differenti. Uno dei primi toolkit è il famoso Motif, che faceva parte dell'ambiente grafico Motif della Open Software Foundation, e consiste in un window manager e di un toolkit. In questo documento non tratteremo la storia della OSF. Il toolkit Motif, essendo superiore ad Athena widgets, divenne di largo utilizzo tra gli anni '80 e i primi '90.

Ai giorni nostri Motif non è una scelta popolare. Non è software libero, e ci vuole denaro per ottenere una licenza per sviluppare con OSF Motif (ovvero compilare i propri programmi con esso), benché si possa distribuire liberamente un file binario linkato dinamicamente a Motif. Forse l'applicazione Motif più conosciuta, ameno per gli utenti Linux, è Netscape Navigator/Communicator (precedente a Mozilla).

Per un po' Motif è stato il solo toolkit decente disponibile, e c'è molto software Motif in giro. Ovviamente si è iniziato a sviluppare delle alternative, e oggi ci sono molti toolkit, come XForms, FLTK, e altri.

Non si sente molto parlare di Motif al momento, in particolare nel mondo del software libero. La ragione è che ora ci sono alternative migliori, in termini di licenza, prestazioni (Motif è ritenuto molto esoso in termini di risorse) e funzioni offerte.

Uno di questi toolkit, il famoso e usatissimo Gtk, è stato creato specificamente per rimpiazzare Motif nell'ambito del progetto GIMP (una possibile interpretazione di "Gtk" è "GIMP Toolkit", sebbene, data la sua enorme diffusione, potrebbe anche significare "GNU Toolkit"). Gtk adesso è molto popolare, perché relativamente leggero, ricco di funzioni, estendibile, ed è per intero software libero. La release 0.6 di GIMP includeva nel changelog l'affermazione: "Bloatif has been zorched" ("Bloatif" è un gioco di parole fra bloat (pesante) e Motif, "zorched" deriva da "zorch", che nel dialetto hacker ha un significato che varia molto a seconda del contesto. Qui suona come "il pesante Motif è stato eclissato" n.d.T.). Questa frase è il testamento della pesantezza di Motif.

Un altro toolkit molto popolare oggi è Qt. Non era molto conosciuto prima dell'avvento del progetto KDE, che utilizza Qt per tutti gli elementi della sua GUI. Di certo non affronteremo la questione della licenza d'uso di Qt, né la dicotomia KDE/GNOME. Abbiamo parlato di più di Gtk perché la sua storia come rimpiazzo di Motif è interessante; Qt viene menzionato brevemente perché è estremamente popolare.

Infine, un'altra alternativa degna di nota è LessTif. Il nome è un gioco di parole con Motif (La "Mo" di Motif viene pronunciata con un suono che somiglia a "more" (più), quindi la parola LessTif è creata sostituendo "Mo" con "Less" (meno) n.d.T.), LessTif mira ad essere un'alternativa (libera e compatibile dal punto di vista dell'interfaccia di programmazione) a Motif. Non è chiaro fino a che punto LessTif miri ad essere usato per progetti a sé, piuttosto che per aiutare coloro che hanno già del codice scritto utilizzando Motif a passare immediatamente ad un'alternativa libera mentre pianificano il passaggio ad un altro toolkit.