Dischi senza filesystem

Non tutti i dischi o le partizioni vengono usati come filesystem: ad esempio le partizioni di swap non hanno filesystem. Molti floppy vengono usati come fossero dei nastri, scrivendo direttamente un tar o un altro file sul disco vuoto, senza un filesystem.

Evitare il filesystem ha il vantaggio di rendere utilizzabile una parte maggiore del disco, dato che questo occupa sempre dello spazio per l'archiviazione; rende anche il disco più facilmente compatibile con gli altri sistemi: ad esempio, il formato dei file tar è lo stesso su tutti i sistemi, mentre i filesystem sono diversi. Vi abituerete presto ai dischi senza filesystem se ne avrete bisogno. Anche i floppy di boot di Linux non hanno necessariamente un filesystem, anche se possono averlo.

Una ragione di usare i dischi senza filesystem è che se ne possono fare copie identiche. Ad esempio, se il disco contiene un filesystem parzialmente danneggiato, è una buona idea farne una copia esatta prima di tentare di ripararlo, in modo da poter ricominciare da capo se cercando di aggiustarlo lo si danneggia ancora di più. Un modo di farlo è usare dd:

$ dd if=/dev/fd0H1440 of=floppy-image
2880+0 records in
2880+0 records out
$ dd if=floppy-image of=/dev/fd0H1440
2880+0 records in
2880+0 records out
$
Il primo comando dd crea un'immagine esatta del floppy nel file floppy-image, il secondo copia l'immagine nel floppy (presumibilmente l'utente ha cambiato floppy prima del secondo comando, altrimenti la coppia di comandi non è molto utile).