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Ce ne vorrebbero di più frequenti...

... è questo che mi è venuto in mente partecipando lo scorso mese al Pluto Meeting, e pensando al successo riscosso dal LinuxDay, l'evento organizzato a livello nazionale dalla Italian Linux Society.

Sì, ce ne vorrebbero di più frequenti, vista anche la grande partecipazione e l'interesse suscitato. È sicuramente importante dedicarsi a produrre Software Libero, a promuoverne l'uso (soprattutto a livello di Pubblica Amministrazione), a difenderlo quando ne viene messa in discussione la bontà operativa; mi sto però sempre più facendo l'idea che, vista la popolarità che ha in questo momento Linux e con esso il Software Libero, ciò che occorre curare particolarmente siano gli eventi in cui la gente può toccare con mano le mirabilie del Pinguino, o anche solo scoprire che si può fare Office Automation con un prodotto Free come OpenOffice su varie piattaforme (Linux, MS, Mac ecc...) senza essere costretti a portare tutti i computer di una azienda su di un unico SO.

Le strategie di marketing a volte approfittano dell'ignoranza (intesa come mancanza di conoscenza) per promuovere un prodotto. Uno dei compiti che si deve assumere in pianta stabile la comunità del Software Libero è quello di cercare di eliminare questa ignoranza, ognuno con i mezzi che ha a disposizione. Sarebbe una cosa fantastica poter fare dei LinuxDay mensili, ma ciò può essere possibile solo se si perde la timidezza e la presuzione di non sapere abbastanza per aiutare gli altri: probabilmente non tutti sapremmo mettere su un server di produzione che gestisca il database di un azienda, ma probabilmente siamo padroni di cose più semplici, che possono comunque servire ai nuovi entrati per non sentirsi persi.

La scuola molte volte forma dei bravi punta-&-cliccatori, ma niente di più, e chi fa un passo successivo per passione o per curiosità risulta essere l'eccezione e non la regola. Non ci dobbiamo stupire se l'amministratore delegato di turno mette a gestire la rete dell'azienda l'ultimo fattorino che sa muoversi bene con la tastiera ed il mouse, i Sistemisti non storcano il naso: non è con lo snobismo che si recuperano posizioni perse, ma con dati, prove, comparazioni! Se Microsoft pretende di assicurare l'integrità dei sistemi aziendali semplicemente con i Service Pack, non è con lo sguardo altezzoso che si possono impedire disastri (compresi quelli di perdere il posto); loro sono (per ora) vincenti perché veicolano in maniera vincente la loro strategia. L'importante è riuscire ad anticipare queste mosse, per esempio producendo statistiche sugli attacchi che possono essere evitati solo affidandosi al Service Pack di turno contro quelli che vengono invece evitati operando una attenta monitorizzazione dei sistemi, sia che siano Linux, sia che siano MS o altro (Il cattivo amministratore di sistema esiste anche nel mondo Unix solo che è facile scoprirlo :-)) ). Quindi lasciate da parte i livori e usate l'intelligenza facendo, per esempio un report continuo a chi ha in mano le leve del potere o i lacci della borsa scoraggiando così chi vuol provare a mettere in dubbio le vostre caratteristiche di professionisti dandovi degli antiquati e non al passo con i tempi.

Il Pluto Journal, come vi sarete sicuramente accorti, sta dando sempre più spazio agli argomenti dedicati all'amministrazione di sistema e a quelli legati alla programmazione; questo perché crediamo che una buona alfabetizzazione informatica, oltre a migliorare la qualità del Paese in cui viviamo, risponde al meglio alla nostra necessità di diffondere il più possibile il concetto di Free Software. E adesso vi lascio alla lettura...

Ciao a tutti e alla prossima

di Giampaolo Podda


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