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La documentazione libera si fa in tre

Non solo software, ma documentazione ed opere protette da licenze libere. È il denominatore comune di tre progetti con una matrice comune. Per ognuno, il presupposto è quanto stabilito dalla Free Software Foundation e i passi, a più lunga scadenza, sono quelli di arrivare a coinvolgere settori più letterari e meno tecnici.

GNUtemberg!

Il progetto GNUtemberg! ( http://www.gnutemberg.org/) nasce un anno fa, e buona parte della sua attività ruota attorno alla mailing list (discussioni@gnutemberg.org), cui sono iscritte 75 persone, buona parte delle quali italiane. Il sito è in doppia lingua (italiano e inglese), annovera una cinquantina di opere nella iso scaricabile del cd-rom ( http://cdrom.gnutemberg.org/) ed ha ottenuto l'esenzione dal Bollino Siae.

Ripercorrendo la sua breve storia, il progetto prende le sue mosse per "trovare ed indicare agli utenti quelle strutture che sono in grado di produrre e vendere copie stampate o fotocopiate di documentazione tutelata da licenze libere". Di fatto, raccoglie documentazione coperta da licenze libere tra cui la General Public License (http://www.gnu.org/copyleft/gpl.html) e la Free Documentation License ( http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) del progetto GNU, oltre alla Open Publication License versione 1.0 ( http://opencontent.org/openpub/). Inoltre, ha cercato un modo per consentirne la stampa o la riproduzione su richiesta effettuata da appositi fornitori: i centri GNUtemberg!, "copisterie, librerie, negozi, come anche privati, associazioni, enti pubblici o privati, che sono in grado di produrre e rendere disponibili copie di opere libere inedite".

Il problema principale affrontato dal progetto è stato darsi una configurazione compatibile con l'attuale legge sul diritto d'autore, la 248/2000. Dopo uno studio della normativa e di quelle precedenti, ci si è rivolti a referenti istituzionali, come l'ufficio reprografia della direzione generale Siae, il cui compito risiede nell'occuparsi dei rapporti con le associazioni di categoria (copisterie, centri copie, biblioteche) e nella ripartizione dei diritti incassati per le fotocopie. Le risposte dell'ufficio Siae, una specie di vademecum di cinquantatré punti, sono disponibili all'indirizzo http://www.gnutemberg.org/siae/fax_siae.tar.gz. Inoltre è stato contattato anche l'Aidro (Associazione italiana dei diritti di riproduzione delle opere dell'ingegno, http://www.eenet.it/ediermes/aidro.htm), preposto a garantire il rispetto del diritto d'autore ed alla stipula di accordi con biblioteche, istituti di ricerca, centri di documentazione, scuole ed enti di formazione, servizi ed associazioni per regolarizzare la riproduzione di opere ( http://www.gnutemberg.org/aidro_thread.html).

Altro punto a favore del progetto è l'ottenimento dell'esenzione dall'apposizione del Bollino Siae ( http://cdrom.gnutemberg.org/bollino/siae.jpg) per il cd-rom preparato per le edizioni dello scorso anno del Linux Day e del Pluto Meeting. Si tratta di un risultato un po' particolare perché l'esenzione è stata concessa non per il software ma per documentazione e manualistica in formato elettronico. Nel lavoro di creazione e mantenimento dei contatti con la Siae è stato fondamentale il supporto di Donato Molino, il quale sta curando con Leandro Noferini di Assoli (Associazione per il software libero, http://www.softwarelibero.it) ed altri esponenti del Lug Roma il Bollino Howto, linee guida per la diffusione di cd-rom contenenti materiale protetto da licenze libere.

GNUtemberg! non è tuttavia rimasto solo, ma ha visto la nascita di due progetti "figli": LiberGNU, nato in collaborazione con il gruppo di LiberLiber (http://www.liberliber.it/), e Gdff (GNUtemberg! Free Documentation Database), database per la catalogazione della documentazione libera esistente.

LiberGNU

Il progetto collaborativo LiberGNU ( http://www.libergnu.org/) prende il nome dai due progetti padri: GNUtemberg! e LiberLiber, associazione culturale romana senza fini di lucro che ha come obiettivo "la promozione di ogni espressione artistica e intellettuale [...] e si propone di favorire l'utilizzazione consapevole delle tecnologie informatiche in campo umanistico e di avvicinare la cultura umanistica e quella scientifica". Il progetto, strettamente legato al mondo dei libri elettronici, nasce con scopi precisi. Tra questi, "dare agli sviluppatori supporto per la creazione di un software libero con il quale creare, visualizzare e modificare libri elettronici in formato Open eBook (Oeb)" scrive Montalto Ruggero, uno dei coordinatori. L'Oeb è stato sviluppato dall'Open eBook Forum ( http://www.openebook.org) e definito nel settembre 1999 tramite la Open eBook Publication Structure 1.0, giunta alla release 1.0.1 e basata sul linguaggio XML.

Al momento, buona parte del lavoro si articola sulla mailing list (libergnu@gnutemberg.org), in lingua inglese. Lo stato del progetto non è ancora molto avanzato e, se la discussione sull'editor è per il momento rimandata, sono gli argomenti operativi quelli che vengono attualmente affrontati, come l'idea di realizzare un motore del layout compatibile con il sistema di marcatura Oeb partendo da software esistenti come Gecko del progetto Mozilla (http://www.mozilla.org/newlayout/) e khtml di Konqueror ( http://www.konqueror.org/embedded.html). La questione che sta creando rallentamenti e invita alla prudenza riguarda il rilascio il prossimo autunno dell'Oeb 1.2 che potrebbe implicare modifiche fondamentali al sistema dei marcatori.

Gfdd

In questi giorni si sta aprendo un nuovo capitolo che riguarda la GNUtemberg! Free Documentation Database (Gdff, http://www.gfdd.org/). Se il lavoro è iniziato da alcuni mesi, si sta arrivando al rilascio della release 1.0 di uno strumento che comprenderà e catalogherà la documentazione protetta da licenze libere. Il progetto trae ispirazione da sistemi esistenti come la Dublin Core Metadata Iniziative (http://dublincore.org) e l'Omf, Open Source Metadata Framework ( http://www.ibiblio.org/osrt/omf/): il primo promuove l'adozione di metadati standard per snellire la catalogazione delle risorse, mentre il secondo è focalizzato sulla integrazione della classificazione Dublin Core.

Non appena sarà disponibile la prima versione stabile del database, si potranno consultare le opere inserite avvalendosi di campi come la categoria, la lingua, la licenza, il tipo e il DTD. Il navigatore potrà accedere a modalità di ricerca avanzate e potrà consultare gli elenchi delle opere inserite e delle relative caratteristiche. L'inserimento di nuove opere sarà libero, mentre la pubblicazione non sarà automatica, ma subordinata all'approvazione di uno degli amministratori di Gfdd.

Le persone che stanno contribuendo maggiormente al progetto sono Gaetano Paolone (progetto GNUtemberg!), Simone Merli (Linux User Group di Pavia, http://ada2.unipv.it/), Donato Molino e Marco Presi (entrambi del Lug Roma, http://www.lugroma.org/).

di Antonella Beccaria


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