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Verso il Meeting 2002

Sono passati ormai quasi quattro mesi dall'ultimo Pluto Meeting, ed in questi giorni si comincia a discutere sulla realizzazione di quello di quest'anno nell'omonima mailing list: visto che nessuno aveva ancora raccontato le sue impressioni sull'incontro che si è svolto a Terni nel dicembre scorso, mi sono deciso a prendere carta e penna (virtuali) in prima persona.

La mia partecipazione allo scorso meeting si è concretizzata nel fare la spola per tre giorni tra Roma e Terni. L'impressione generale che ne ho ricavato è agrodolce. A questo proposito vorrei sgombrare il campo da eventuali polemiche: non ho intenzione di valutare la quantità di lavoro svolto dal gruppo che ha portato avanti l'organizzazione del Meeting, e che ha operato in maniera competente in fase di progettazione.

Anzitutto il luogo: è da elogiare la scelta della scuola dove si è svolto il meeting, l'Istituto Tecnico Commerciale "Federico Cesi", che ha messo a disposizione una bellissima aula magna e aule audiovisive dedicate, che hanno permesso l'accoglienza dei partecipanti nel migliore dei modi. E' stato importante organizzare un Pluto Meeting all'interno in una struttura scolastica, dando agli studenti la possibilità di entrare in contatto con la realtà del Software Libero.

Gli argomenti trattati nei talk sono stati tanti, variegati e interessanti (come non ricordare l'intervento di Andrea Arcangeli!).
I corsi sono stati di buon livello (e con un buon tasso di partecipazione); le aree comuni di condivisione e accesso alla Rete e la banda disponibile davano l'idea dell'eccellente qualita' dei servizi messi a disposizione.

Lo spazio per gli stand principalmente occupato dagli amici di GNUtemberg! e di LiberGNU è stato sicuramente vivo e pieno di spunti. Il sito web ben progettato e aggiornato continuamente. Ma...

Cose da mantenere e cose a cui fare più attenzione...

Pensate ad una persona che si sia presa le ferie o un giorno di permesso per potere partecipare al meeting; che abbia speso soldi per gli spostamenti, per pernottare in albergo o per mangiare e che, alla fine, non sia riuscita ad assistere al talk che lo interessava perché era stato anticipato o posticipato all'ultimo momento: che idea si sarà fatta del Meeting? Probabilmente ne avra' ricavato una impressione negativa, che potrebbe allontanarlo dalla prossima manifestazione, nonostante gli sforzi compiuti ed il tempo dedicato dallo staff che ne ha portato avanti la realizzazione.

Detto questo ci sono due ambiti da esplorare: il primo è sicuramente quello legato all'organizzazione, per la quale occorrono risorse umane e temporali e soprattutto la capacità di valutare correttamente nel tempo quali e quante risorse si possono dedicare alla partecipazione al meeting. Il problema principale risiede, secondo me, nell'interpretazione non corretta del concetto di volontariato: non si tratta di fare le cose quando ne abbiamo voglia e tempo ma consiste, principalmente, in un atto di volontà, cioè nel dedicare parte o tutto il proprio tempo libero ad una causa, valutando le proprie disponibilita' sia nel breve che nel lungo periodo.

Immaginate una situazione in cui un volontario della Croce Rossa non si presentasse in servizio senza avvisare. Certamente ci potrebbero essere delle conseguenze gravi per chi si è affidato completamente alla sua opera. Qualcuno dei lettori starà certamente storcendo il naso :-)): il PLUTO non è la Croce Rossa (anche perché fortunatamente non ha a che fare con la salvezza di vite umane), ma come la Croce Rossa ha una missione, che è quella di far conoscere ed apprezzare sempre più il Software Libero in tutte le sue forme. Tornando al nostro amico di prima, che ha mancato gli appuntamenti che lo interessavano a causa di problemi organizzativi, non penso che la causa che ci proponiamo di sostenere avrà fatto molta strada nella sua testa, soprattutto se ha già partecipato ad uno di quei convegni organizzati da industrie del settore in cui ogni cosa è organizzata fino all'ultimo dettaglio ed i soldi scorrono a fiumi. Anche se magari il contenuto non è di buon livello, quello che si nota in primo luogo è la confezione con cui è stato impacchettato il prodotto, purtroppo...

Quindi, una cosa a cui fare attenzione è la disponibilità di tempo e le energie che mettiamo a disposizione. Proprio perchè non riceviamo compensi o rimborsi, occorre valutare momento per momento la nostra capacità di dare un contributo e di conseguenza scegliere se agire o delegare. Quello che si può fare si fa. L'importante è saperlo per tempo, in modo da organizzare il lavoro di ognuno senza sovraccaricarlo, disperdendo energie importanti. Si arriva al meeting ( o all'uscita del Journal :-)) ) meno stressati, e con meno problemi da risolvere all'ultimo momento.

L'altro ambito di cui volevo parlare sono i partecipanti al meeting, che potrebbero vederlo come una delle tante mostre itineranti per l'Italia. E' un meeting, e in quanto tale è un incontro tra persone che sono interessate ad un argomento ed alle sue implicazioni nella vita pratica; è, insomma, un evento bidirezionale in cui non ci dovrebbe essere mai una parte passiva, anzi, in cui la partecipazione dovrebbe stimolare all'aggregazione al PLUTO stesso. Siamo una struttura totalmente aperta, c'è posto per tutti, non abbiamo barriere politiche, di religione, di sesso o di età. Questo a volte non passa. Molti ritengono che i membri del nostro Free Software Users Group siano tutti guru informatici, o hacker che dedicano totalmente il loro tempo a smanettare sui computer. E' in conseguenza di questa falsa convinzione che molti credono di non essere in grado di dare apporti al nostro gruppo. Niente di più sbagliato!

Non crediate che siamo tutti geni o maghi del computer. Tra di noi ci sono persone di tutti i tipi: dai laureati in fisica agli infermieri di sala operatoria :-)), tutti con la passione per l'informatica libera. Voglio dire, insomma, che c'è posto per tutti quelli che hanno voglia di dedicare anche solo dieci minuti al giorno alla causa del Software Libero. Basta soltanto farsi vedere o sentire, senza pregiudizi: nessuno giudicherà nessuno. Nel caso poi che non si fosse più in grado di portare avanti i propri incarichi basterà essere chiari e sinceri (soprattutto con se stessi), segnalando le proprie difficoltà e chiedendo aiuto o la sostituzione. Non c'è nulla di male a dire non ce la faccio più: e' umano! : )

di Giampaolo Podda


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