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FREE SOFTWARE

(anarchia darwiniana)

di Luigi Bonanno

Eccoci qui a parlare di Free Software, sicuramente avrete già sentito la definizione ufficiale di Free Software, e altrettanto sicuramente vi sarete fatti la vostra opinione, ma in questo spazio voglio darvi la mia visione. A mio parere il Free Software risponde ad un pre-requisito fondamentale: il free Software va "oltre":

Il primo punto del mio assunto si può facilmente spiegare facendo un piccolo esempio: se io utente ho bisogno di un dato software, e la versione che cerco si trova solamente a pagamento, mi devo chiedere una cosa: i miei soldi andranno a ripagare il programmatore dei suoi sforzi, oppure andranno a rimpinguare le casse di una società che si occupa solo della vendita del prodotto?
Perché, vedete, è moralmente giusto che il programmatore abbia il suo tornaconto (basta che sia giusto), e questo non va contro i dettami della GPL, ma vi sembra sensato che una società esterna si prenda la briga di redistribuire il software ponendo dei limiti alla libertà dell'utente e facendosi pagare profumatamente?

Il Software (e siamo al punto 2) deve essere rilasciato per il bene di tutta la comunità oppure deve servire ad una particolare società che lo usa per i suoi fini (guadagno), non spiegando nemmeno con la dovuta dovizia di particolari la presunta rivoluzione apportata? (chi ha parlato di Microsoft .net???).
Deve servire a liberarsi dei concorrenti e deve permettere ad una determinata società di conoscere i nostri punti sensibili, con la scusa della sicurezza? Non ricordo dove e quando, ma mi sembra di aver letto che una certa software-house (fate attenzione alle iniziali minuscole) di Seattle avrebbe chiesto ad ogni utente, sia esso privato o società di concedergli le sue informazioni sensibili (numero previdenza sociale, carta di credito, indirizzo, ecc.) che poi sarebbero state custodite in un database dell'azienda, nel pieno rispetto della privacy e della sicurezza... (Microsoft.net???)

Il software è una forma artistica dei nostri tempi, quindi non è solamente una manciata di righe di codice scritte da un Nerds qualsiasi, è arte ed io, ed anche voi tutti che utilizzate Software Free dovete gridarlo, scrivere codice è Arte (poi esiste arte e arte, su questo non ci piove, ma tutto è parte dell'ingegno umano). Bisogna preservare il diritto di scrivere codice, ma altrettanto bisogna preservare il diritto degli utilizzatori di tale software di spiare, "guardare dentro", capirne il funzionamento e se il caso anche migliorarlo.

Il Software Libero è un Anarchia Darwiniana, un caos controllato che risponde alle regole dell'evoluzione naturale.
Anarchia Darwiniana?
Cosa significa???
Voglio dire che nel mondo Free esistono molti progetti simili che spesso hanno anche funzionalità medesime, e per una sorta di legge naturale, la legge della sopravvivenza, solo i programmi più validi vengono poi rilasciati: prendete per esempio la distribuzione Debian, chiunque può registrarsi e dare il proprio contributo, ci possono essere più persone che lavorano allo stesso problema da punti di vista differenti, e giungono a creare programmi differenti, e solo l'uso e le successive implementazioni porteranno all'affermarsi di un solo programma, che col passare del tempo verrà "sfidato" da un altro...

Questa ragazzi è la mia opinione, potrà essere errata, si rivelerà poi essere la verità assoluta (quale grande autostima... ebbene si, sono un egomaniaco), non so, ma invito voi a pensare, ed a qualsiasi conclusione arriviate, l'importante è che sosteniate il movimento FREE. Vi lascio con una domanda: volete diventare padroni della vostra vita, oppure volete delegare altri al vostro controllo in cambio di una falsa semplicità d'uso?
Padroni o servitori???




L'autore

Sono Luigi Bonanno, ho 27 anni (il 19 Giugno), e l'informatica mi ha sempre affacinato, ho usato sic software Microsoft per anni principalmente Dos, poi tre anni fa scoppia il mio amore per Linux, e un mese dopo brucio la mia copia di Windows98 e lascio solo Linux nel mio Hard-Disk. Ora ho una Debian, una SuSe ed una Slackware. Sono un assertore convinto della filosofia del Free Software, il mio santo protettore è un pinguino...



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