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2.1 In cui il nostro riesce in una impresa che sembrava disperata.

Picasso, galleggiando nel mare della sua partizione da 500 mega, freme al pensiero di poter diventare Linux, con la elle maiuscola, quello che parte al boot. Decido di accontentarlo, più per curiosità che per altro, avendo in cuor mio già segnata la sua sorte: sacrificato sull'altare di una nuova installazione. Ma per il momento è re; edito /etc/lilo.conf e vi scrivo informazioni su tutti e tre i miei sistemi: RedHat, per primo, Slack.a.out ed infine Debian. Creo inoltre i mount point per montare le altre partizioni in modo che qualunque sia il Linux partito, abbia sempre accesso a tutto il disco.

Una veloce sequenza di reboot mi dimostra che tutto funziona come deve: Al boot premendo TAB appare il menù delle partizioni ed io posso far partire sia RedHat che Slack.a.out che ... Debian.
Sì, no, forse.
Il blocchetto lampeggiante del cursore ammicca compiaciuto la devastazione che ormai traspare sul mio volto: erano due anni che non mi si inchiodava!
Ah, Linux, cosa mi combini.
Tremante mi dico: Fabrizio, svegliati, cosa hai toppato con Debian? Infilo il dischetto di boot nel drive e premo reset. Al prompt parto sicuro: linux boot=/dev/hdb5 Col suo solito rumore di ferraglia il disco mi informa che tutto procede; Debian parte.
Provo diverse volte, riconfigurando lilo sia da RedHat che da Slack. Partono tutti fuorchè Debian.
Posso proprio dire di essere riuscito in una impresa che oramai pareva disperata: Inchiodare Linux!

Guardando ora quella vicenda, con occhi distaccati, posso dire che che mi ha lasciato il segno. Non sono riuscito a capire quale fosse il problema; posso solo azzardare una ipotesi: la partizione root di Debian era una partizione logica anzichè fisica. Anche se non so spiegare il perchè pare che non si possa far partire Linux da una partizione logica. Io avevo interpretato questa affermazione come l'impossibilità di installare lilo in una partizione logica da attivare con fdisk, mentre invece io avevo caricato lilo nel Master Boot Record del disco hda.

Mi sento come uno straccio sbattuto e strizzato.
Dovete sapere che avevo fatto un pensierino su questa storia delle partizioni logiche, e tutto mi crollava addosso.

Ah, sì? reagii, e va bene! mai darsi per vinti.
Visto che non si può fare altrimenti faremo buon viso a cattiva sorte: i limiti sono questi:

Quindi, siccome una delle quattro partizioni fisiche ci serve come extended, ci restano tre partizioni fisiche per tre root diversi, ed il resto me lo divido come mi pare.

Rincuorato da queste decisioni, col mio solito entusiasmo che rasenta il masochismo, mi butto: rifacciamo tutto! e stavolta ci mettiamo Slackware 3.0 ELF.


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