Come installare Linux/m68k distribuzione WatchTower v2.0.29

di: Max 'sLASh' Gargani <slash@ge.flashnet.it>
___Angelo 'Eddy' Celentano <angcel@pluto.linux.it>
___Antonio 'AntCer' Cervo <acervo@oneonline.it>

v1.0 11-Luglio-1997

Questa guida è stata redatta nell'intento di aiutare chiunque abbia intenzione di installare Linux sul proprio Amiga. Guiderà l'utente passo passo per svolgere correttamente l'installazione di Linux. LEGGETE tutta la guida prima di procedere all'installazione.



INDICE

1.Linux questo sconosciuto
________1.1 Alcuni cenni su Linux68k

2.Giro di prova
________2.1 Il vostro Amiga è pronto per 'ospitare' Linux?

3.Archivi necessari
________3.1 Tutto ciò che dovete procurarvi per l'installazione di linux

4.Cominciamo
________4.1 Le partizioni necessarie a Linux
________4.2 La preparazione delle partizioni
________4.3 SDA o HDA?? Che differenza c'e'?
________4.4 La formattazione delle partizioni

5. Mount, GZip, Tar e compagnia bella
________5.1 Montiamo le nostre partizioni
________5.2 Scompattiamo gli archivi. Sì, ma dove??

6.FStab? What's FStab??
________6.1 Montiamo tutti le nostre devices

7.Il grande momento
________7.1 Facciamo un Boot vero!!!
________7.2 Installiamo i sorgenti del kernel

8.Il momento dei saluti...
________8.1 Scherzetto
________8.2 Conclusioni



Capitolo 1
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1.1 Alcuni cenni su Linux68k

Linux/m68k è il porting del sistema operativo Linux sull'architettura dei processori Motorola 680x0. Che io sappia le uniche macchine in grado di 'ospitare' Linux68k sono l'Amiga e l'Atari. C'era in atto il progetto di un porting per Mac68k ma non so se sia mai stato finito visto che la Apple ha adottato i processori PowerPC della Motorola.
Alla data odierna, la versione più stabile del kernel di Linux68k è la 2.0.29 già compilata e pronta all'installazione.
La distibuzione, anche se così non si può chiamare, che useremo è la watchtower 2.0.29. Quando sarete/saremo più esperti potremmo scaricare i sorgenti di versioni più nuove e compilarle secondo le nostre esigenze.
Per quelli che stanno pensando se il proprio processore è supportato da Linux68k o più precisamente dal kernel 2.0.29, sappiano che basta avere un 68020 o superiore. Dallo 020 fino allo 060 vanno bene tutti, l'importante e' essere dotati del modulo MMU (Memory Management Unit) integrato nei processori 68040 e 68060 ed opzionale per 68020 e 68030.
Cosa gradita a Linux è un controller SCSI, ma se avete un A1200 o un A4000, non preoccupatevi anche il controller IDE disponibile per questi modelli va benone.
Attualmente sono supportati oltre al controller IDE degli A1200 e A4000 anche i controller SCSI più 'famosi'.
A3000 default CyberSCSI BlizzardSCSI GVP SeriesII Tutti i controller aggiornati con le GURU Rom
Se siete ancora uno di quei pochi 'poveretti' che, come me, avevano comprato una acceleratrice della Hardital per l'A2000 non credo che sia supportato il controller di quelle schede, visto che tutto era tranne che standard.
Bene, credo che leggendo queste righe vi siate fatti un'idea su Linux68k e sul vostro Amiga. Certo non vi ho chiarito le idee su cos'è Linux ma non è compito mio e se state leggendo questo HOW-TO credo che lo sappiate già. Se la vostra è solo curiosità, beh continuate lo stesso a leggere perche' una volta arrivati alla fine avrete la possibilita' di veder girare Linux sul vostro Amiga e credo proprio che vorrete saperne sempre di più, per cominciare a sperimentare, compilare, modificare, installare, insomma, come si dice, INTRIPPARVI.. ;))
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Capitolo 2
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2.1 Il vostro Amiga è pronto per 'ospitare' Linux?

Bene, se siete proprio intenzionati a installare Linux68k, prima sarà meglio che controlliate se il vostro Amiga ha tutti i requesiti necessari.
Per fare ciò dovete fare un boot 'provvisorio' usando la Ram Disk in modo che Linux controlli tutti le vostre devices e periferiche e le riconosca.
Se non avete particolari periferiche non ci dovrebbero essere problemi.
Per fare questo boot di prova vi serivirà il kernel precompilato "vmlinux", un filesystem ed il programma "AmiBoot".
Potete scaricare i programmi via FTP. Il sito principale con tutto l'occorente per Linux68k è ftp://ftp.uni-erlangen.de/pub/Linux/LOCAL/680x0 oppure ftp.pluto.linux.it/pub/arch/amiga. Di seguito riporto un elenco di altri siti-mirror dove trovare il materiale necessario.

ftp://tsx.mit.edu/pub/Linux/LOCAL/680x0
ftp://ftp.unina.it/pub/linux/linux68k

I files necessari al boot di prova sono:
./v2.0/vmlinux-2.0.29-Amiga.tar.gz          (581K)
./v2.0/boot/amiboot-5.6.gz                  ( 20K)
./v2.0/filesys/filesys-ELF-2.0.x-1400k-2.gz (557K)

Una volta scaricati gli archivi di cui sopra, scompattateli tutti in una partizione del vostro Hard Disk.
Per scompattare gli archivi .gz e .tar sotto amiga vi servono gli appositi scompattatori che potete trovare su qualsiasi mirror Aminet nelle directory
/pub/.../util/arc/untar.lha
/pub/.../util/pack/gzip124x4.lha

Una volta ottenuti gli scompattatori procedete con la scompattazione.
Da una shell date il comando
Gzip -d nomefile.gz

per quelli compressi anche in tar, dopo averli decompressi col gzip date
untar nomefile.tar

Adesso siamo pronti a fare il nostro boot di prova.
Aprite una shell e andate nella drectory dove avete scompattato gli archivi di linux.
date il comando
amiboot-5.6 -k vmlinux -r filesys-ELF-2.0.x-1400k-2 root=/dev/ram

Il vostro Amiga farà una specie di reset e poco dopo dovreste vedere il boot di linux (scritte bianche su schermo nero).
Al prompt inserite root (come richiesto).
Adesso potete fare veramente poco, ma siate contenti di essere arrivati fino a qui. Questo vuol dire che potete procedere all'installazione vera e propia di Linux68k sul vostro Amiga!!!
per uscire date il comando
shutdown -r now 
(attenzione al momento avrete settata la tastiera tedesca)

Linux si resetterà e il vostro Amiga rifarà il boot normalmente come se nulla fosse stato.
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Capitolo 3
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3.1 Tutto ciò che dovete procurarvi per l'installazione di linux

In qesta sezione vi indicherò cosa prendere e dove. Vi fornirò le indicazione per prelevare solo i file necessari (che sono già molto consistenti), mentre per quel che riguarda gli archivi necessari all'installazione di X11 (l'Interfaccia Grafica Utente di Linux) vi rimando all'aposito HOW-TO.
Dal mirror dove avete scaricato i file necessari per il boot prelevate i seguenti files:
 .../watchtower/watchtower-2-root.tar.gz
 .../watchtower/watchtower-2-var.tar.gz
 .../watchtower/watchtower-2-usr.tar.gz
 .../watchtower/watchtower-2-usrdoc.tar.gz (opzionale)
 .../v2.0/linux-2.0.29.tar.gz (opzionale)

I primi tre archivi sono INDISPENSABILI, gli altri due no, ma molto utili.
L'archivio usrdoc contiene tutti i man, info, help dei comandi di linux, che vi torneranno molto utili se siete principianti. Molti 'guru' di linux affermano che s'impara molto di più su Linux leggendo i man che leggendo i libri.
Per chi non lo sapesse i man di Linux sono degli help on-line. Ad esempio, il comando per visualizzare il contenuto di una directory sotto linux è "ls". ls ha molte opzioni. ad esempio voglio che mi venga visualizzato un determinato file, oppure che la lista dei files si fermi quando arriva in fondo alla pagina in modo da visualizzarli tutti etc etc. Ora per conoscere tutte le opzioni di ls, installando usrdoc basterà dare dal prompt il comando 'man ls' Questo vale per tutti i comandi di Linux e anche per le applicazioni fornite nella distribuzione watchtower. Di solito ogni applicazione linux comprende anche il man relativo. Io vi consiglio caldamente di scaricarlo.
Per quanto riguarda l'archivio linux-2.0.29 altro non e' che il kernel da compilare (esatto, i sorgenti). So che adesso non vi interessa granchè visto che Linux vi è completamente sconosciuto o quasi, ma col tempo vi tornerà utile. Ad esempio se come me possedete una scheda ethernet e volete abilitarla dovrete ricompilarvi il kernel con il supporto della vostra scheda. Lo stesso discorso vale per 1000 altre cose tipo un modem ISDN etc etc.
Io vi ho detto queste cose ma non spaventatevi, anche così com'è linux vi permetterà di sfruttarlo in modo adeguato.
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Capitolo 4
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4.1 Le partizioni necessarie a Linux

Adesso che abbiamo tutto l'occorrente possiamo procedere all'installazione di Linux68k.
Prima di tutto dobbiamo creare 3 partizioni
Root Usr Swap
Le prime due partizioni sono indispensabili, poiche' su in esse risiederanno tutti i files di Linux. Eventualmente Root e Usr possono anche essere un'unica partizione Root.
La terza partizione, Swap, serve utilizzare il meccanismo di memoria virtuale tipico dei sistemi Unix.
Vediamo nel dettaglio come creare le partizioni e che dimensioni farle.
La partizione Root e' quella dove vengono installati tutti i file necessari al boot e i files di configurazione oltre che alle home dir degli users che accedono alla vostra linux box. Ora, io credo che voi non avrete molti user che possano accedere al vostro sistema, quindi penso che una 20ina di Mb possano bastare.
La partizione USR, invece conterrà tutto il resto. Il chè vuol dire tutti i man, i sorgenti, gli include necessari alla compilazione di un qualsiasi sorgente, i daemons che servono per avere dei server www, ftp, telnet etc etc, e non meno importante conterrà tutti i files necessari per l'esecuzione di X11.
X11 come già detto prima è l'interfaccia grafica di Linux. Non è obbligatorio installarla, ma se volete utilizzare quelche applicazione che faccia uso di un'interfaccia grafica, beh allora X11 vi servirà.
Le dimensioni per questa partizone sono 150Mb nel caso non installiate X11 e almeno 300Mb nel caso contrario. Ovvio che poi più ne avete meglio è.
La partizione SWAP viene usata dal sistema per liberare la memoria fisica (RAM) da tutti quei dati che non risultano necessari alla corrente esecuzione dei processi, quando viene richiesta una nuova pagina di memoria. Non scendiamo troppo nel tecnico... fidatevi... lo SWAP serve sempre, anche aveno 128 MB di ram. Inoltre, per ottimizzare le prestazioni e lo spazio utilizzato sul disco, la partizione di Swap deve essere almeno pari a 2*RAM-MB.
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4.2 La preparazione delle partizioni

Prima di procedere all'installazione dobbiamo preparare le partizioni. Lanciate HDToolBox selezionate l'hard disk sul quale volete installare Linux e clikkate su 'Change drive Type' (consiglio caldamente prima di efettuare ogni operazione in questa sezione di fare un backup delle partizioni Amiga presenti sull'hard disk sul quale intende installare Linux)
Dal menu che appare dopo aver clikkato su 'Change drive Type', selezionate il modello di Hard Disk dall'elenco mostrato e clikkate su 'Edit Old..'
Vi verranno mostrati diversi parametri, annotatevi il valore alla voce 'Blocks per Cylinder', clikkate su 'Cancel' e poi di nuovo su 'Cancel' in modo da tornare al menù principale senza fare modifiche.
Dal menù principale, sempre con l'hard disk sul quale intendete installare Linux, clikkate su 'Partition Drive' attivate il gadgets 'Advanced Options'.
Create le partizioni come detto sopra (le dimensioni citate sono le minime, se potete fatele anche più grandi dando la priorità alla partizione USR)
Per ogni partizione creata annotatevi il valore alla voce 'Total Cyl'. Clikkate su 'Change' e disattivate il gadget 'Automount'. Slavate tutto e uscite.
Vi chiederete perchè vi ho fatto annotare quei valori. Beh molto semplice. Il comando per la formattazione sotto linux necessita di un valore che si ottiene con l'espressione
 (Blocks per Cylinder * Total Cyl)/2

Ad esempio:
Il mio hard disk ha 1008 Blocchi per cilidro e una partizione da 20Mb ha 41 Cilindri in tutto. quindi la mia espressione sarà:
 (1008*41)/2=20664

Fate questa operazione con i Total Cyl di tutte le partzioni da voi create e annotatevi il risultato.
Adesso siamo pronti per la formattazione delle partizioni sotto Linux.
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4.3 SDA o HDA?? Che differenza c'e'?

Gli hard disk sotto Linux non vengono visti come sotto Amiga come DH0: DH1: etc etc (o col nome che abbiamo settato in HDToolBox) ma come sda, sdb, sdc oppure hda, hdb, hdc etc
Spieghiamo la differenza.
Tutti le devices che si chiamano sdx sono devices SCSI, che siano Hard Disks o Removibili o Scanner SCSI o quel che vi pare.
Sotto Amiga ogni dispotivo SCSI viene identificato con un ID nella catena SCSI. Questo avviene anche sotto Linux, ma, mentre per Amiga l'ID serve solo per il mount, sotto Linux l'ID serve per TUTTO, anche un semplice CD o Dir.
Ora mettiamo che la nostra catena SCSI sia composta nel seguente modo:
ID1 -->  Hard Disk 100Mb
ID2 -->  Hard Disk 450Mb
ID3 -->       CDRom SCSI
ID4 --> IoMega ZIP 100Mb

allora sotto linux saranno:
ID1 -->  Hard Disk 100Mb --> sda
ID2 -->  Hard Disk 450Mb --> sdb
ID3 -->       CDRom SCSI --> sdc
ID4 --> IoMega ZIP 100Mb --> sdd

e ancora nel caso il nostro hard disk in ID1 (sda) da 100Mb fosse partizionato in 2 partizioni da 50Mb l'una che sotto amiga abbiamo chiamato DH0: e DH1: sotto Linux saranno:
DH0: --> sda1
DH1: --> sda2

Vediamo in uno schemino il significato delle singole lettere che compongono sda1:

                            sda1
                ____________||||__________________
               SCSI Devices   |  Numero Partizione
                 _____________|  1° Partizione = 1
     Identificativo del devices  2° Partizione = 2
     1° Device = a               .....
     2° Device = b
     ....

Credo che con questo schemino abbiate compreso come si identificano gli Hard Disk sotto Linux.
Sì, vabbe' questo per gli Hard Disk SCSI, e per quelli IDE??
Per quelli IDE funziona allo stesso modo, tranne che per le prime 2 lettere che cambiano in hd. Un controller IDE puo' gestire al massimo 2 devices (ok ok in realtà sono 4...) quidi possiamo trovare hda per il master e hdb per lo slave. Il numero indica anche per i devices IDE il numero della partizione.
Quindi se noi avessimo:
Master --> Hard Disk 730Mb partizionato in HD0: HD1: HD2: HD3:
Slave  --> Hard Disk 500Mb partizionato in HD4: HD5: HD6:

con Linux avremmo a disposizione:
Master --> Hard Disk 730Mb partizionato in hda1 hda2 hda3 hda4
Slave  --> Hard Disk 500Mb partizionato in hdb1 hdb2 hdb3

Nel caso di CD-Rom SCSI o IDE i discorso cambia un pochino. L'uso di un CD-Rom sarà trattato in un apposito HOW-TO.
Come avrete certamente capito Linux non è molto user friendly, ma fa di tutto per poter aiutare l'utente che intende utilizzarlo. Lo fa con una marea di man, help, info e HOW-TO!
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4.4 La formattazione delle partizioni

Ora siamo veramente pronti a formattare le nostre partizioni. Facciamo il boot da Linux con il filesystem in ram. Chevordì direte voi... ninte semplicemente date il comando che avete dato per fare il boot di prova, ovvero:
amiboot-5.6 -k vmlinux -r filesys-ELF-2.0.x-1400k-2 root=/dev/ram

Linux procedrà con il boot esattamente come ha fatto prima nel 'giro di prova'.
Una volta fatto il login come root possiamo procedere con la formattazione degli Hard Disk.
Per formattare un hard disk sotto linux si usa il comando
'mke2fs /dev/DEVICE BLOCKS'

dove DEVICE indica la partizione dell'hard disk da formattare, mentre BLOCKS indica il totale dei blocchi della partizione.
Nelle'esempio che avevo riportato prima avevo parlato di un hard disk con 1008 Blocks per Cylinder e per la partizione da 20Mb avevamo detto che il mio Hard Disk usava 41 Cylinders. Mettiamo il caso che la partizione da 20Mb dell'esempio sia la prima partizione dell'hard disk Master sul mio controller IDE. Il comando da dare sarà:

                      mke2fs /dev/hda1 20664
          ______________|     |     |    |_____________
          Comando per la      |     |     Blocchi totali
          formattazione       |     |     (ottenuti con l'espressione
                              |     |      di cui sopra)
                 _____________|     |
                 Directory dove     |___________________
                 sono tutti i        Prima partizione dell'HD
                 devices             master sul controller IDE
              (una specie di DEVS:)

Fate questo per tutte le partizioni Linux. Ovviamente dovrete cambiare il device e il numero dei blocchi. Attenzione la formattazione è uno dei passi più delicati.
Per la partizione di SWAP si procede in modo analogo, cambia solo il comando per creare il filesystem speciale di swap. Supponendo che la partizione dedicata allo swap fosse la terza del primo disco IDE, si procede cosi':
mkswap /dev/hda3 BLOCKS


OK Adesso le nostre partizioni sono pronte
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Capitolo 5
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5.1 Montiamo le nostre partizioni

Ora che abbiamo formattato le nostre partizioni, cominciamo con l'installazione di tutta quella roba che abbiamo scaricato (mamma mia la bolletta...)
Per prima cosa dobbiamo montare le partizione destinazione (quelle appena formattate) e la partizione sorgente (quella ancora in formato Amiga dove abbiamo salvato gli archivi scaricati), per fare ciò useremo il comando "mount", ma prima bisogna fare una precisazione.
La gestione degli hard disk sotto Linux non è proprio come quella di Amiga. Amiga vede ciascuna partizione come un'entita' a se stante, la sua Root Directory, le sue sub directories, i files, le sub sub directories, altri files etc etc. Linux vede tutto come se fosse un unico Hard Disk, con la root directory che contiene tante directories. Le partizioni dell'hard disk sono viste come sub-directories della root directory.
Capirete subito il perchè di questa precisazione.
Dovremmo ora montare partizioni. La root, la usr (se l'avete creata) e quella Amiga dove sono tutti gli archivi (la partizione swap lasciamola da parte per ora).
Procediamo nel modo seguente:

1) Montiamo la partizione dedicata a ROOT di Linux sulla directory /mnt

mount -t ext2 /dev/DEVICE /mnt

dove DEVICE indica la partizione, espressa in formato Unix (hda1 o sha3 o hdc2.. quella che avete), di root ed il parametro "-t ext2" indica che il tipo di File System della partizione e' EXT2 (il F.S. di Linux).

2) Se aveste creato la partizione dedicata a USR procedete come segue, altrimenti saltate direttamente al punto 3). Creamo una directory sulla quale montare usr; vi consiglio di fare cio nella martizione di root appena montata, cioe':

mkdir /mnt/usr

successivamente, procediamo al mount

mount -t ext2 /dev/DEVICE /mnt/usr

3) Montiamo, adesso, la partizione Amiga sulla quale risiedono i pacchetti di Linux da installare.
Procediamo in modo simile al punto 2), cioe'

mkdir /amiga
mount -t affs /dev/DEVICE /amiga

In questo caso abbiamo utilizzato il parametro "-t affs" del mount per indicare che il File System della partizione e' di tipo Amiga.

Ok!!! Se tutto e' andato liscio, dovremmo avere le partizioni montate. Per controllare, eseguite il comando

mount

senza alcun parametro che vi visualizzera' lo status di tutte le partizioni montate.
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5.2 Scompattiamo gli archivi. Sì ma dove??

Sotto linux non c'è bisogno di dare il parametro directory di destinazione quando si scompatta un archivio, questo viene scompattato nella directory corrente. Ora i modi per ottenere i file nella directory giusta sono 2:
1) Copiare l'archivio compattato nella directory di destinazione e poi decompattarlo direttamente da lì
2)posizionarsi prima nella directory destinazione e inserire il path completo dell'archivio nella linea di comando dello scompattare.
Io adotterò il secondo metodo, anche perchè permette una più rapida e chiara spiegazione.
Premessa:
Poniamo l'esempio che le vostre partizioni siano le seguenti:
hda1 --> root sotto linux
hda2 --> usr sotto linux
sda1 --> partizione Amiga dove sono gli archivi.

Ora non è detto che siano queste le votre partizioni, io le uso solo per una spiegazione più chiara quindi nel caso siano diverse dove leggete hda1 sostituite con il nome giusto della vostra partizione root, dove hda2 con la vostra usr e dove sda1 con la vostra partizione Amiga. Fate molta attenzione qui, ne dipende il corretto funzionamento di Linux.

Posizionatevi nella partizione root (che abbiamo montato in /mnt) con il comando:

cd /mnt

adesso diamo il comando per decompattare l'archivio watchtower2-root.tar.gz

gzip -cd /amiga/dir_archivi/watchtower-2-root.tar.gz | tar xvof -

se avete dato il path giusto la scompattazione avrà inizio.

Alla fine della scompattazione dell'archivio watchtower-2-root.tar.gz dovremmo scompattare sempre nella stessa directory l'archivio watchtower-2-var.tar.gz, quindi date il comando:

gzip -cd /amiga/dir_archivi/watchtower-2-var.tar.gz | tar xvof -

A questo punto la directory root è finita. Diamo il comando 'sync' dal prompt (il comando sync sincronizza i dati relativi ai files in memoria con quelli relativi sul disco --- aka: svuota le cache).
Posizioniamoci adesso a monte della partizione usr (che avevamo montato in /mnt/usr) con il comando:

cd /mnt

No non ho sbagliato. Posizionatevi in /mnt e non in /mnt/usr, questo perchè l'archivio comprende già una directory USR.
adesso date il comando per decompattare l'archivio watchtower-2-usr.tar.gz

gzip -cd /amiga/dir_archivi/watchtower-2-usr.tar.gz | tar xvof -

Questo archivio impiegherà un po' più tempo degli altri due perchè di dimensioni molto più grosse.
A questo punto se avete scaricato anche l'archivio watchtower-2-usrdoc.tar.gz potete scompattarlo nella directory in cui siete con il comando:

gzip -cd /amiga/dir_archivi/watchtower-2-usrdoc.tar.gz | tar xvof -

Per la scompattazione dei sorgenti del kernel vi rimando alla sezione 7.2

A questo punto la vostra Linux Box è quasi pronta. Dovete ancora creare un file chiamato "fstab". Questo file contiene tutte le informazioni per montare le partizioni root, usr, swap e se necessario anche alcune partizioni Amiga.
Siccome 'vi', il text editor di Linux, è una delle cose più incasinate che abbia mai visto, vi consiglio di editarlo sotto Amiga e salvarlo nella partizione dove avete già salvato gli archivi appena scompattati.
Avrete modo di imparare ad usare "vi" successivamente, magari con una guida di riferimento e con il "man".
Bene date pure un bel 'shutdown -r now' (senza apici) e fate il boot sotto Amiga...
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Capitolo 6
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6.1 Montiamo tutte le nostre devices

"fstab" è il file che dice a linux cosa montare e dove, cosideriamola la startup-sequence di Linux per ciò che riguarda i file system. La compilazione di fstab è abbastanza difficile da spiegare a parole, quindi ve ne mostro un esempio commentato:
  # /etc/fstab
  # static file system information, vedi fstab(man fstab)
  #
  # Le linee precedute da un # sono commenti
  #
  # Le partizioni indicate sotto sono le stesse che ho usato
  # nell'esempio, quindi voi dovrete modificarle come avete
  # fatto per il mount
  #
  # Un esempio di fstab:
  #
  # device        directory       tipo    opzioni     CheckPrio   BackupPrio
  #
  /dev/hda1       /               ext2    defaults	1	      1
  #
  # Questa è la partizione root. Nell'esempio io avevo usato hda1
  # ma voi dovrete mettere la VOSTRA partizione
  #
  none           /proc           proc    defaults	0	      0
  #
  # Questo è un device di sistema che dovete lasciare inalterato
  # 
  /dev/hdb2       /usr            ext2    defaults	1	      1
  #
  # Questa è la partizione usr (dove avete scompattato quei
  # due archivi enormi che hanno fatto salire cosi' tanto la
  # vostra bolletta. Anche qui cambiate hda2 con la vostra
  # partizione USR
  #
  #
  /dev/hda3	swap		swap	    defaults	0	      0
  #
  #
  # Partizioni AmigaDOS (affs)
  /dev/sda1       /ados/linux     affs    default
  #
  # Questa è la partizione Amiga dove tenete tutti i vostri
  # archivi di Linux. Anche qui vale il discorso che sda1 è solo
  # d'esempio, cambiatelo con il vostro vero device.
  #
  /dev/sda2       /ados/dh1       affs    ro
  #
  # Questo è un esempio che ho messo io adesso per farvi vedere
  # il valore 'ro' nella colonna opzioni. Questo valore sta ad
  # indicare 'Read Only'. Traducendo credo che capirete tutto ;)
  # 
  # Fatte le dovute modifiche questa fstab potrebbe già andare bene
  # vedete voi se farvene un altro o copiare questo.


Quello che vedete sopra è un esempio di come deve essere un fstab. Potete benissimo modificare questo cambiado la root e la usr con le vostre root e usr, e volendo potete aggiungere altre partizioni Amiga.
Bene dopo che avete ottenuto il vostro fstab salvatelo nella directory dove avete messo gli archivi di Linux (sotto Amiga!!) e procedete con un boot solito...

amiboot-5.6 -k vmlinux -r filesys-ELF-2.0.x-1400k-2 root=/dev/ram

date sempre root al login e create una directory /amiga.

Montate con il paramentro -t ext2 la vostra partizione root in /mnt e montate con il parametro -t affs la partizione dove avete salvato l'Fstab in /amiga (non vi dico più come si fa, ormai dovreste aver imparato).

Adesso andate con il comando 'cd' (senza apici) nella directory

/amiga/dir_di_fstab/

e date il comando:

cp fstab /mnt/etc

Cp è il comado copy sotto linux ;)

ATTENZIONE:
Assicuratevi che nel file /etc/fstab, editato con un programma per Amiga, non ci siano i "^M" alla fine di ogni rigo. Se cosi' fosse, procedete come segue, ed imparerete qualcosa sul "vi" :)
cd /mnt/etc
vi fstab

A questo punto vi trovate in "vi" command mode. digitate

: [il cursore si sposta a fine pagina]

senza premere RETURN, poi digitate

1,$s/^M// [sequenza di sostituzione]

e premete return.
Miracolosamente tutti i mefitici ^M sono spariti. Adesso salviamo il file digitando

:wq

e poi RETURN.
	*** Il carattere ^M si ottiene digitando: ***
        ***             [ctrl]v [ctrl]m           ***

Bene adesso avete tutto ciò che vi serve tranne un piccolo dettaglio.

Ricordate il vostro fstab?? Bene! Ricordate le partizioni Amiga che avevo messo?? Bene! Se ricordate, dopo la colonna device c'era una colonna directory. Quella colonna indica in che directory deve essere montato il device. Se avete lasciato immutato il mio esempio il device /dev/sda1 deve essere montato in /ados/linux e il device sda2 in /ados/dh1.

Provate a dare un cd /ados.

Vi dice che la directory non esiste. E se non esiste come fa a montarci i devices?? Bene, credo proprio che dobbiate creare le directory dove volete che le vostre partizioni Amiga vengano montate.

Ora avete veramente tutto, potete anche resettare. Alt fermi!! non con ctrl-a-a ma con il comando che avete già usato per 2 volte!

shutdown -r now
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Capitolo 7
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7.1 Facciamo un Boot vero!!!

Adesso siamo pronti a fare un vero boot, ovvero un boot usando i file che abbiamo installato, in modo da avere accesso PIENO a tutti i comandi e opzioni di Linux68k.
Fino adesso abbiamo fatto il boot con il comando

amiboot-5.6 -k vmlinux -r filesys-ELF-2.0.x-1400k-2 root=/dev/ram

il chè voleva dire:
Amiboot-5.6    --> il programma per il boot di Linux 68k da Amiga
-k vmlinux     --> il kernel compilato
-r filesys..   --> il filesystem usato da Linux68k (ELF)
root=/dev/ram  --> Indica dove Linux deve assegnare la root e dove leggere
                   tutti i files di configurazione.

Bene adesso noi abbiamo messo tutto su Hard Disk quindi non serve più fare il boot con il filesystem in ram quindi il parametro 'root=' conterrà il nostro Hard Disk 'root'.
Seguendo sempre il nostro esempio il comando sarà:
amiboot-5.6 -k vmlinux -r filesys-ELF-2.0.x-1400k-2 root=/dev/hda1
                                                    ^^^^^^^^^^^^^^
                                                   Notare /dev/hda1

Come al solito se il vostro Hard Disk 'root' NON è hda1 cambiatelo con il nome giusto.
Bene Linux a questo punto eseguirà il boot. Noterete qualcosina di diverso, soprattutto il login. Con il boot che facevamo prima la richiesta dell'username era un semplice 'Login:' adesso sarà 'Watchtower Login:'
Watchtower indica il nome del sistema, che di default è Watchtower, in seguito quando avrete maggiore esperienza potrete modificarlo secondo i vostri gusti.
C'e' ancora da dire una cosetta sulla linea di comando di boot.
Esiste ancora un parametro che fino ad ora non avevo descritto. Il parametro è 'video=xxxx'
Questo paramentro indica in che risoluzione deve aprirsi la shell di Linux. I valori per 'video=' sono:
pal       --> 640x256
pal,lace  --> 640x512
ntsc      --> 640x200
ntsc,lace --> 640x480

scegliete quello che più vi aggrada. La linea di comando del boot a questo punto sarà:

amiboot-5.6 -k vmlinux -r filesys-ELF-2.0.x-1400k-2 root=/dev/hda1 video=???

Bene a questo punto fate il boot e alla richiesta di login date come al solito root. In seguito potrete anche aggiungere altri users, ma vedrete dopo se vi serviranno e come aggiungerli.

Un consiglio:
Cominciate a prendere dimestichezza con i comandi linux. ve ne elenco qualcuno per facilitarvi, ma vi ricordo il famoso comando "man" che carica un help on-line per ogni comando di Linux se lo avete installato (sezione 5.2)
ls	= dir
cd	= cd
cp	= copy
mkdir	= makedir
rm	= delete
rmdir	= delete (per le dir)
mv	= rename
vi	= Text editor (molto incasinato)
joe	= Text Editor (un po' più semplice)

provate a dare il comando 'man ls' oppure 'man cp' e leggete sempre molto attentamente i Man, vi sveleranno tutti i segreti di Linux68k. Per imparare ad usare il man... fate man man :)
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7.2 Installiamo i sorgenti del kernel

Adesso che abbiamo fatto un boot vero, possiamo anche installare i sorgenti del kernel.
L'archivio non contiene solo i sorgenti, ma anche tutti gli include che vi serviranno per la compilazione di altre applicazioni.
Su internet trovere moltissime applicazioni per Linux, ma ahinoi quelle compilate sono quasi sempre per Linux/ix86. Di solito ogni applicazione per Linux è accompagnata anche dai sorgenti, quindi non avrete difficoltà a compilare i sorgenti per far girare l'applicazione sotto la vostra Amuga/Linux Box.
Il compilatore usato da Linux68k è il gcc. Vi consiglio di leggervi i man del gcc, vi sarà molto utile quando affronterete la vostra prima compilazione.
Tornando all'archivio linux-2.0.29.tar.gz per installarlo bisogna fare alcune operazioni di link. Non è un problema, vi spiegherò tutto passo passo così vedrete anche in funzione il comando 'ln' (makelink su Amiga).
Eseguite le seguenti operazioni (non le commento perchè a questo punto dovreste avere preso un po' di confidenza col gzip e il tar...)
cd /usr/src
gzip -cd  /path_dell'archivio/linux-2.0.29.tar.gz | tar xvf -

cd /usr/include
rm -rf asm linux scsi
ln -s /usr/src/linux/include/asm-i386 asm
ln -s /usr/src/linux/include/linux linux
ln -s /usr/src/linux/include/scsi scsi


cd /usr/src/linux
make mrproper

A questo punto avete finito l'installazione dei sorgenti del kernel e siete pronti per ricompilarli. Vi consiglio vivamente di leggere TUTTI i documenti circa il kernel, prima di intraprendere la compilazione, come, ad esempio, il file:

/usr/src/README

ATTENZIONE:
SOTTO LINUX TUTTI I FILE SONO CASE SENSITIVE. (README è considerato diverso da readme!!!)

Bene a questo punto avete proprio finito, se cosi' si puo' dire, visto che sotto linux, le modifiche, le migliorie, le personalizzazioni non finiscono mai!
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Capitolo 8
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8.1 Scherzetto

Che è successo?? Avete dato 'root' alla richiesta di Login e vi ha chiesto una password?? qualsiasi cosa avete immesso vi rispondeva Login Incorrect??
eheheh la password di default è Linux.

Watchtower login: root password: linux

Un consiglio:
Cambiate subito la password che molti sanno che quella di default è linux e potrebbero farvi degli scherzetti se vi collegate ad Internet da Linux..

Per cambiare la password, una volta fatto il boot da Hard Disk (e non quello in RAM) ed essere entrati come root, date il comando 'passwd'(senza apici)

Vi chiederà la nuova password e poi la richiederà per conferma. Eseguite questo passo e avete finito. (non dimenticatevi la nuova password!!)
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8.2 Conclusioni

Bene siamo arrivati alla fine. Spero di essere stato abbastanza chiaro, ma nel caso abbiate problemi scrivete pure un e-mail a:
slash@ge.flashnet.it
angcel@pluto.linux.it
oppure chiedete aiuto alla mailig list di Pluto-Amiga.

Per joinare la Mailing List dovete mandare un messaggio a:
majordomo@pluto.linux.it
TESTO:   subscribe pluto-amiga

mentre per scrivere un messaggio sulla maling list (ma prima dovete essere iscritti) l'indirizzo è:

pluto-amiga@pluto.linux.it

Buon divertimento e buon Linux a tutti.
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