12.3. Configurare il modem

Sarà necessario configurare correttamente il proprio modem per PPP - per farlo SI LEGGA IL MANUALE DEL PROPRIO MODEM! La maggior parte dei modem ha delle impostazioni predefinite dal costruttore che selezionano le opzioni richieste per il PPP. La configurazione minima richiede:-

Altre impostazioni (in comandi standard Hayes) che si dovrebbero controllare sono:

Esiste un sito che offre le impostazioni di una varietà in continua crescita di modem, costruttori e modelli su Modem setup information che può tornare utile in questa operazione.

Non è male neppure investigare sul funzionamento dell'interfaccia seriale del modem usata per connetterlo al proprio computer. La maggior parte dei modem permette di far funzionare l'interfaccia seriale a velocità FISSA, mentre lasciano all'interfaccia con la linea telefonica la possibilità di variare la sua velocità in modo da usare quella più alta che sia lei che la corrispondente nel modem remoto riescano a gestire.

Questo è noto come funzionamento "split speed". Se il proprio modem lo supporta, si blocchi l'interfaccia seriale del modem alla velocità più alta disponibile (di solito 115200 baud ma forse 38400 baud per i modem a 14400).

Si usi il proprio software di comunicazione (p.e. minicom o seyon) per trovare la configurazione del proprio modem e per impostare quanto richiesto per il PPP. Molti modem ritornano le loro impostazioni correnti in risposta ad AT&V, ma si dovrebbe consultare il manuale del proprio modem.

Se fate disordine con le impostazioni, si può ritornare alle impostazioni sane (solitamente) dando il comando AT&F - riporta il modem alle impostazioni del costruttore. (Per la maggior parte dei modem che ho incontrato, le impostazioni di fabbrica includono tutto quello che serve per il PPP - ma si dovrebbe controllare).

Una volta scoperta la stringa di configurazione richiesta dal modem, la si annoti da qualche parte. Ora si deve prendere una decisione: si possono immagazzinare queste impostazioni nella memoria non volatile del modem in modo da poter essere richiamate con il comando AT appropriato, oppure si possono passare le impostazioni corrette al modem come parte del processo di composizione del numero di PPP.

Se si usa il proprio modem solamente da Linux per chiamare il proprio ISP o server aziendale, la cosa più semplice sarà salvare la configurazione del modem nella RAM non volatile.

Se d'altra parte, il proprio modem è usato da altre applicazioni e sistemi operativi, è più sicuro passare le informazioni al modem ogni volta che viene fatta la chiamata in modo da garantire che il modem sia sempre nello stato corretto per la chiamata. (Questo ha anche il vantaggio aggiuntivo di registrare la stringa di configurazione del modem nel caso il modem perda il contenuto della RAM-NV, che può sempre succedere).