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Editoriale


Nuove opportunità

Uno dei fenomeni più interessanti degli ultimi tempi è la riscoperta da parte dei venditori di PC del mercato "low end", ossia del basso costo. Dopo alcuni anni in cui l'unico obiettivo era il vendere macchine sempre più potenti, adesso si scopre che nel giro di sei mesi oltre il 40% del mercato americano è formato da PC che costano meno di 1000 dollari. L'ultima mossa è di IBM, che ha di recente annunciato che sta lavorando a una linea di macchine di costo inferiore ai 500 dollari. L'annuncio è stato accompagnato da alcune importanti precisazioni, una delle quali sembra essere il fatto che per la prima volta sulle macchine non ci sarebbe windows 95/98/NT preinstallato.

Del resto, se ci pensate su una macchina di 499 dollari i 48 dollari e spicci che Microsoft chiede per Windows 98 OEM (cioè per la versione da rivenditore) sono il dieci per cento del prezzo, quindi una parte assolutamente non marginale. Questa percentuale aumenta ancora se oltre a Windows si aggiungono altri programmi, pratica oramai abituale nei "bundle" fatti dai rivenditori. La IBM ha lasciato circolare la voce che forse sulla macchina verrà usato Windows CE, l'ultimo nato della famiglia di casa Microsoft, ma ha lasciato la porta aperta per altre possibilità.

Io credo che il linux, con qualche spintarella, sarebbe il miglior sistema operativo per queste macchine. Infatti non ci sarebbe nemmeno il deterrente del "non c'è software!", visto che anche per il CE non ne gira poi molto... La motivazione in questo caso sarebbe solo economica: niente licenze, niente kit di sviluppo, un buon quantitativo di software a disposizione, molta pubblicità, documentazione già scritta e tutto sommato molto ben fatta.

In fin dei conti basterebbe un po' di lavoro da parte del costruttore per adattare perfettamente il linux alla macchina (cosa semplicissima, visto che ci sono i sorgenti, i programmatori e la voglia di farlo), un bel po' di software preparato e già installato, un manuale vero che guidi l'utente e il gioco è fatto. Mancano solo i giochetti.... Ma quelli arriverebbero in seguito, quando le software house si accorgono che c'è un mercato reale, misurabile, di macchine vendute.

Oppure basterebbe dare una spinta ai progetti attualmente in corso, in primo luogo il Wine. Dopo l'appoggio della Corel (reale, visto che dopo una settimana sono arrivate le prime patch, e dopo un mese WP8 per windows 95 girava sotto Wine), il numero di persone che si sono impegnate a clonare il gioiellino di casa Microsoft sono aumentate a dismisura, tanto da aver completato il supporto per buona parte dei giochi (Unreal, Fallout II, starcraft sono solo alcuni esempi), terminato un clone di DirectDraw e DirectSound, stanno riscrivendo le Direct3D, lavorando sulle API di Windows NT....

Basta pensare a cosa si può fare con il linux: il sistema operativo è già pronto, gira bene anche con poca ram ed è affidabile. Una interfaccia grafica fatta bene, veloce, che supporta anche le estensioni per i giochi. Una libreria standard per il 3D (Mesa), basata su OpenGL, diverse librerie per il 2D, il sonoro e tutto quello che serve. Collegabile in rete a qualunque cosa, che supporta gran parte dell'hardware esistente, una montagna di software a disposizione (forse non facile da trovare, ma la situazione sta migliorando...) praticamente per tutte le esigienze.

Insomma, sarebbe la scelta migliore. Forse il primo a vendere sotto i 500 dollari si farà tentare da Windows CE, o farà morire la macchina sotto il peso di Windows 98. O magari aspetterà Windows NTlite, come se NT potesse improvvisamente diventare lite. Ma presto o tardi qualcuno ci proverà, e scoprirà di invadere un mercato pronto per questo: per macchine economiche, un sistema operativo fatto bene, e tanti programmi (sia gratuiti che commerciali), un mondo di persone che aiutano gli altri, spinti solo dalla passione. Insomma, un mondo un po' più carino.

di Carlo Daffara


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