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Linux? Si grazie!

In questi ultimi mesi c'è stato letteralmente un boom per quanto riguarda la diffusione delle reti tra computer ed in particolare della "madre delle reti": Internet, la rete mondiale. In Italia questa "rivoluzione informatica" è al suo apice spinta in gran parte dagli accessi gratuiti che tutte le aziende di telecomunicazioni mettono a disposizione di chi abbia un computer e un modem.

Parallelamente a questo fenomeno piccoli e grandi uffici, hanno sentito la necessità di dotarsi di una rete interna (tecnicamente intranet) per poter sfruttare al meglio i propri computer e per potersi "interfacciare" ad Internet e al pubblico nel miglior modo possibile. Sono pienamente daccordo nel creare intranet in ogni ufficio dotato di almeno 2 computer questo per una serie di motivi facilmente immaginibili:

....e così via, insomma tutto risulta più semplice, più veloce, più affidabile e più economico.

A questo punto occorre però fare una scelta, ogni rete ha bisogno di almeno un computer, un "cervellone centrale" dal quale è possibile gestire tutti gli altri computer: il server. La scelta consiste nello scegliere il tipo di server in quanto l' efficenza di tutta la rete, grande o piccola che sia, è in mano sua.

Per capire il perché di una scelta piuttosto ché di un altra occorre, per lo meno, elencare i compiti di un server:

Oltre a questi servizi basilari il server può svolgere molte altre funzioni a seconda delle esigenze, ma tutto deve essere strutturato in maniera tale che tutto funzioni senza problemi per evitare di far perdere tempo e quindi denaro a chi lavora.
  • L' efficienza della rete è fortemente legata a quella del server, il quale deve essere "infallibile", non è concepibile che, per esempio, non siano al sicuro i dati salvati oppure che si possano perdere messaggi di posta.

    Di fondamentale importanza è la scelta dell' Hardware del server e del suo sistema operativo, questo vuol dire che è necessario usare componenti di qualità (in primo luogo affidabili e poi performanti) e un sistema operativo degno di questo nome. Il sistema operativo gestisce tutte le "funzioni" del computer ed è quindi fondamentale che non sia fonte di problemi ma anzi deve essere sinonimo di sicurezza, affidabilità e gestibilità. Esistono molti sistemi operativi per server alcuni vanno pagati, altri sono gratuiti.

    Da qualche tempo c'è un dibattito tra i sostenitori di 2 sistemi operativi che possono essere installati su PC (PC stà per personal computer, sono i comuni computer che si hanno in casa o in ufficio): WindowsNT e Linux. Il primo è stato sviluppato dalla Microsoft è quindi un prodotto commerciale mentre il secondo è sviluppato da moltissimi appassionati di programmazione che dedicano i loro ritagli di tempo allo sviluppo di questo sistema operativo per questo è gratuito (Linux non è solo gratuito, anzi questo appare alle volte solo un dettaglio, informazioni sulla licenza di Linux sono al seguente indirizzo www.gnu.org). Linux si stà diffondendo sempre più tanto da poter essere considerato un concorrente dell' onnipresente WindowsNT. I due sistemi operativi sono molto diversi tra di loro, e quindi non è questa la sede per stabilire chi è il migliore.

    Prima o poi comunque qualcuno ti proponerà una rete basata sull' uno o sull' altro e per fare la scelta giusta occorre tenere presente alcune cose:

    Per quanto riguarda la mia esperienza e le mie conoscenza, mai inferiori a quelle di tutti i commercianti di hardware che ho conosciuto, ho avuto la fortuna di conoscere Linux e seguirlo nella sua evoluzione da molti anni, ho lavorato in ambienti Unix a lungo e ho sentito molte lamentele da chi utilizza reti non Unix, per cui la mia scelta ricadrà sempre su Linux. Mi piace la sua filosofia, la sua impostazione, le persone che lo usano, che lo sviluppano, la sua flessibilità, la robustezza ed ho imparato ad apprezzarne anche difetti (non ho mai detto che non ne abbia). In fin dei conti un sitema perfetto è a dir poco noioso e poco stimolante ma l' imperfezione ha un limite oltre il quale si scade nel patetico. Ora potete pure riflettere, vi spaventa la consapevolezza?

    gabriele zucchetta


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