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Sistemi Liberi


AmaroK: un'intervista agli sviluppatori

di Simone Stevanin

L'articolo...

Intervista ad alcuni sviluppatori di amaroK, il media player di KDE.

Si ringrazia Federico Lucifredi, lucifred(at)fas.harvard.edu, per la traduzione puntuale e ricca di sfumature.



Amarok, termine che che in inuit (la lingua eschimese) significa "lupo", è il nome del media player predefinito di KDE. Giunto alla versione 1.2.3 (la versione 1.3 è in lavorazione), tradotto in più di 35 lingue grazie al KDE internationalization team, presenta molte caratteristiche interessanti. Tra di esse, ricordiamo le più importanti:

In rete, si trovano da tempo molte recensioni su amaroK, ho quindi pensato che sarebbe stato più interessante intervistare alcuni sviluppatori che lavorano al progetto. Hanno gentilmente acconsentito a rispondere ai nostri quesiti Mark Kretschmann (Markey), Max Howell (Mxcl) e Christian Muehlhaeuser (Muesli).

Diteci brevemente chi siete, dove vivete e cosa fate nella vita

(Max) Ho ventitré anni e vivo nel Regno Unito. Ho finito il mio Master in Chimica lo scorso luglio e da allora vado avanti nella maniera più economica possibile, mentre lavoro su amaroK a tempo pieno. Presto dovrò trovarmi un lavoro part-time per far quadrare i conti, ma ho più o meno deciso che, almeno a questo punto, lavorare nel Free Software è la cosa migliore che posso fare di me stesso. Lavorare con completa libertà creativa è favoloso: sarebbe difficile lavorare su progetti commerciali, dove riceverei meno commenti ed avrei obiettivi diversi dallo scrivere semplicemente il miglior programma possibile dettandone la direzione di sviluppo.

(Muesli) Ho ventiquattro anni, sono perlopiù conosciuto come Muesli, anche se il mio vero nome è, in effetti, Chris. Sono cresciuto e vivo in Germania, almeno al momento: mi sento incline a trasferirmi altrove prima o poi.

(Mark) Ho ventinove anni e vivo nella Germania occidentale. Per il momento, spendo il mio tempo smanettando su progetti Open Source.

Perché lavorate in un team di sviluppo di Free Software?

(Max) Perché il tuo unico limite è il tempo.

(Muesli) È uno di quei rari casi nella vita in cui la gente effettivamente coopera e in cui si cerca di aiutarsi a raggiungere un obiettivo comune. La combinazione di questo con il continuo flusso di feedback dagli utenti ti mantiene costantemente motivato.

Qual è il vostro ruolo nel progetto amaroK?

(Mark) Io sono uno sviluppatore, ma in questo periodo sto anche badando ad un mucchio di lavoro logistico: come amministrare le mailing list, come coordinare le release e così via. Come regola generale, più un progetto cresce e più ti ritrovi a spendere tempo in compiti amministrativi invece di programmare. Noi cerchiamo di mantenere il problema sotto controllo, mantenendo i nostri utenti coinvolti anche in questi compiti, come per esempio nel mantenere il database dei bug.

(Max) Io sviluppo quel che posso. Ma come ha detto Mark, ti trovi a spendere sempre più tempo in compiti amministrativi invece di programmare. Non sono davvero incline alla gestione di persone, ma il mio desiderio di rilasciare un programma perfetto è travolgente, e così ti ritrovi a cercare di persuadere alcuni a sistemare un qualche problema, o a chiedere favori ad altri. Mi ritrovo ad sentirmi combattuto tra il desiderio di scrivere buon codice e quello di rilasciare il miglior media player al mondo.

Che cosa vi piace di amaroK?

(Mark) Ora che abbiamo rilasciato amaroK 1.2, posso dire di esserne veramente soddisfatto. C'è voluto un mucchio di lavoro, con noi tre praticamente impegnati a tempo pieno, ma ne è valsa la pena. La cosa migliore di amaroK è certamente il nostro team. C'è una santa trinità di sviluppatori amaroK: Max, Muesli e Mark. L'onnipotente MMM. Ci siamo trovati d'accordo sin dal primo momento, ed è grandioso lavorare con questi due: adesso abbiamo una crescente comunità di utenti, alcuni dei quali veramente coinvolti nel progetto, il che è molto eccitante.

(Max) Ho usato un sacco di media player e non ne ho mai trovato uno che mi piacesse veramente... fino a quando non ho scoperto amaroK. L'ho usato per qualche minuto ed ho realizzato che Mark aveva sviluppato un player che mette la gestione della playlist al primo posto delle priorità, e non l'aspetto grafico o qualche altra cavolata. AmaroK ha anche questa caratteristica, quella di non forzare l'utente ad usare un database, dando uguale preminenza ad altri metodi di accesso come ad esempio le playlist ed il filesystem. Devo concordare con Mark che abbiamo un team eccellente, che mette passione nello sviluppo: siamo tutti maniaci del lavoro e pronti ad ascoltarci a vicenda e ad ascoltare gli utenti. Mi aiutano a calmarmi quando lo stress mi sta divorando. Infine, l'atteggiamento di Mark verso il codice ha certamente aiutato a rendere amaroK quello che è oggi: lui ha sempre detto di fare "semplicemente" un commit, e questo non sarebbe certo stato il mio atteggiamento se fossi stato io in carica (intendo quando io sono entrato a far parte del progetto). Ma è un atteggiamento favoloso quando si è in un progetto Open Source: rende le nostre beta vacillanti (molto vacillanti, a volte), ma questo ci ha fatto ricevere genuina innovazione in alcuni contributi provenienti da gente a caso, e una volta che si arriva al momento della versione stabile punto-zero, abbiamo raggiunto la risoluzione dei bug, ripulito le interfacce e reso amaroK migliore in tutti i sensi. Ritengo che molti progetti Open Source trarrebbero benefici da una politica più aperta verso i contributi esterni.

Cosa non vi piace di amaroK?

(Mark) Non sono ancora contento della gestione dei media non locali. Per non locale intendo cose come ascoltare musica direttamente via FTP o HTTP, che è più che fattibile con amaroK. Il problema è che KIO, che usiamo per il trasporto dei dati, non è molto adatto ad applicazioni multimediali. Ad esempio, si guardi al caso di un CD di audio digitale: l'utente può ascoltare la musica senza nessun problema se l'audio-CD slave è installato, ma non si può ricercare un particolare punto all'interno della registrazione perché gli autori di KIO non hanno mai pensato che questa funzionalità sarebbe stata utile. Credo che ci troviamo tutti d'accordo che ascoltare CD senza essere capaci di poter avanzare o riavvolgere una traccia fa semplicemente schifo. Le alternative che abbiamo sono sperare che un giorno KIO migliori o usare un sistema VFS più appropriato, se davvero ne esiste uno.

(Max) La flessibilità di amaroK sul framework multimediale e il database impiegato è eccellente e non accetterei nulla diverso, almeno in fatto di framework multimediale. Questo rende la caccia ai bug molto complessa. Un altro punto è che abbiamo pochissimo controllo dei framework e quando uno di questi esibisce un bug, spesso amaroK se ne prende la colpa e non possiamo offrire molto aiuto all'utente per risolvere il problema.

Cosa avete in mente per il futuro?

(Mark) Per la versione 1.3 abbiamo già alcune funzionalità interessanti nel TODO, come supporto per replaygain ed una playlist estesa. Restate sintonizzati.

(Max) Voglio vedere cosa si può fare se rendiamo la playlist un componente o un plugin, o magari se includiamo diversi tipi di playlist. Per esempio, una playlist in cui uno trascina interi album invece di tracce. O una playlist dinamica basata sui suggerimenti di audioscrobbler e qualche logica per playlist intelligenti. Penso che questo possa essere in sé molto eccitante, ma come minimo significa che posso procede al refactoring del codice corrente per la playlist ed introdurre funzionalità davvero necessarie a questo punto alla playlist-view di default, come differenziare tra file e stream HTTP. Muesli ha delle buone idee per aggiungere sorgenti rimovibili al database di amaroK e riteniamo che diverrà una funzionalità molto popolare.

Cos'è Radio Anorak?

(Mark) Radio Anorak era un'idea divertente. Ad un certo punto, abbiamo pensato che sarebbe stato carino avere un nostro stream radio. Sapete com'è, siamo tutti dei musicisti, suoniamo tutto il giorno mentre programmiamo. Siccome amaroK supporta già bene lo streaming, il prossimo passo logico sarebbe avere uno stream con la musica che ci piace. Potremmo turnarci a fare il DJ, accettare le playlist degli utenti e così via. Il problema è che al momento organizzazioni come la RIAA chiedono un sacco di soldi per poter creare uno stream pubblico e ovviamente, se lo stream diventa popolare, c'è anche bisogno di grandi quantità di banda Internet. Magari riusciremo a farlo un giorno, chissà.

Cosa pensate del progetto KDE?

(Mark) KDE è semplicemente grandioso, ne sono stato un ammiratore sin dall'inizio. La prima versione di KDE che ho usato era una versione intorno alla 1.0-beta1. Mi ricordo che, avendo letto un articolo in una rivista di computer tedesca ed essendo già un utente Linux, semplicemente dovevo provare KDE. Da quel momento sono diventato assuefatto ed ho seguito lo sviluppo di KDE da vicino, leggendo le mailing list e seguendo le nuove release. Ho sempre sperato che un giorno avrei dato il mio contributo e con amaroK il mio desiderio si è avverato.

(Max) KDE ha ricevuto un sacco di critiche recentemente, perché alcuni elementi della sua usabilità fanno schifo. Il che è vero, ma la situazione sta migliorando, probabilmente spinta dall'eccellente lavoro fatto da GNOME. KDE è un framework davvero potente: mi diverto sempre a guardare mio padre aggiornare il suo sito: prima copia i file sul disco locale, quindi modifica il file in notepad (eek!) e infine lo trasferisce di nuovo sul server. Io semplicemente lancio Kate, lo punto al sito FTP ed edito tutti i file direttamente. È meravigliosamente semplice e pratico! Credo che il futuro sia in KDElibs, KDEbase e nei progetti extragear. amaroK è un progetto extragear, un programma KDE ufficiale, ma abbiamo il nostro ciclo di release indipendente da KDE, il che ci permette di rilasciare più spesso e ci lascia un sacco di flessibilità. K3B, amaroK, Digikam, Gwenview, Konversation, Filelight: questi sono alcuni dei programmi più popolari in KDE, e sono tutti extragear. Non credo che questa sia una coincidenza: è importante che KDElibs e KDEbase continuino ad essere rilasciati una volta o due l'anno, ma tutto il resto deve essere separato e sviluppato secondo cicli indipendenti.

Cosa pensate del progetto GNOME?

(Mark) Prima di tutto sono contento dell'esistenza del progetto GNOME. Il principio che la competizione migliora la qualità del software si applica all'Open Source come al software commerciale. Sono sicuro che né KDE né GNOME sarebbero oggi quello che sono senza un degno concorrente. A livello tecnico, non mi piace l'approccio di GNOME allo sviluppo di grosse applicazioni e framework in C con GLIB. Ritengo che questa sia tecnologia antiquata e poco flessibile. È molto più elegante usare un vero linguaggio Object Oriented che cercare di emulare queste funzionalità in C.

(Max) La competizione è assolutamente vitale per tutti gli ambienti grafici sotto *nix. A parte questo, non so molto su GNOME. Nel mio uso di GIMP 2.2.x sono rimasto impressionato da alcune nuove parti della GUI e non credo che passerà molto prima che io provi un live-CD come Ubuntu.

Riferimenti:
Il sito di amaroK: http://amarok.kde.org/
Il manuale in italiano di amaroK: http://docs.kde.org/it/HEAD/kdeextragear-1/amarok/



L'autore

Simone Stevanin, coordinatore generale del PLUTO Project.


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