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StormLinux: la Debian facile da installare!

A metà luglio nella mia casella di posta elettronica mi è arrivata come tutte le settimane la mail di Debian Weekly news. Di solito gli dò una lettura rapida, perché c'è poco che mi interessi direttamente. Stavolta però una notizia ha catturato la mia attenzione: veniva annunciata l'uscita di una nuova distribuzione basata su Debian: Storm Linux, reperibile all'URL http://www.stormix.com. Punto immediatamente il mio Netscape per saperne di più e trovo il link all'immagine ISO bell'è che pronta. Sono solo 450 mega, per cui il download, grazie ad ADSL (sono nel programma di sperimentazione), si risolve in poco più di tre ore, grazie anche alla buona velocità del server della Stormix, la software house che realizza questa distribuzione.

Con un veloce mount mi accerto che l'immagine sia leggibile e la dò in pasto a cdrecord per masterizzarla. Intanto approfondisco un po' di notizie sul sito Stormix. La filosofia che caratterizza questa distribuzione è quella di un prodotto che deve essere facile da installare ed usare. Si tratta di una beta, infatti è la versione 0.99r1. Nel cd ci sono pacchetti Debian di tutte le razze: binary, contrib e non-free. La distribuzione è basata su Slink (Debian 2.1) e contiene tra gli altri dei pacchetti più aggiornati rispetto alla Debian ufficiale:

ed è basata sul kernel 2.2.10 e libc6 2.07. La Stormix puntualizza che le versioni beta sono molto stringate (infatti non c'è ad esempio il pacchetto dei sorgenti del kernel...), ma quella finale sarà a tutti gli effetti una Debian completa, 4 o 5 CD (evidentemente compresi anche contrib e non-free). Salta all'occhio che Stormix non fa il discorso delle licenze tipico di Debian, mescolando pacchetti di diversa provenienza.

Finita la masterizzazione, riavvio la macchina settando il boot da cd. perfetto! Il cd è regolarmente bootabile... nel caso serva, tuttavia, sul cd sono presenti le utility e le immagini per crearsi i floppy di boot.

Una simpatica schermata con scritte gialle su sfondo blu mi accoglie, invitandomi a premere il tasto Invio per iniziare l'installazione. Una volta avviata, la procedura di installazione sfrutta le possibilità della scheda SuperVGA installata, switchando in modalità 132 x 50. Dopo la sparata dei messaggi del boot si avvia la vera procedura, in modalità testo/semigrafica, con una dialog box che chiede di provare il mouse, se funzionante di premere Next altrimenti di avviare la routine di individuazione e configurazione. Nel mio caso il mio Logitech 3 tasti seriale viene visto subito... in un successivo test provo a far finta che non sia riconosciuto ed avvio la procedura di configurazione: a sorpresa mi viene visto come PS/2 sulla porta /dev/aux! Infatti in questo caso funziona a scatti e non correttamente costringendomi a riavviare. Forse qui c'è qualcosina da sistemare...

Ma torniamo dove eravamo rimasti: premuto il tasto Next col mouse, la successiva dialog box chiede di scegliere il tipo di installazione: modalità testo oppure grafica. Chiaramente l'installazione grafica mi incuriosisce parecchio e la avvio. In pochi secondi, necessari all'avvio del server da cd, mi trovo in ambiente X!

L'installazione, avviata dalla prima console virtuale, prosegue ora sulla quinta (F5): si hanno a disposizione tre console virtuali di emergenza (F2, F3 e F4), una coi messaggi di syslog (F7) e una con quelli del server X (F8), attivabili mediante le solite combinazioni di Alt+Fn o Ctrl+Alt+Fn.

La prima schermata avvisa che si tratta di una versione beta e presenta un elenco di caratteristiche non a posto o ancora da inserire (attualmente viene segnalata l'incompletezza della cosmetica (elenco che si rivelerà purtroppo incompleto, e largamente). Dopodiché si passa alla fase di riconoscimento hardware. Mi viene rilevato tutto, anche il supporto USB della mia motherboard (che però è disabilitato) e persino la scheda di rete ATMF Efficient SpeedStream 3010, installatami da Telecom per il collegamento ADSL. Questa scheda però non è supportata dal kernel e nemmeno attualmente dal progetto ATM per Linux, per cui nulla da fare. Non mi viene invece rilevata la scheda SCSI Adaptec AVA1505. La mia impressione è comunque che questo rilevamento hardware non incida al momento per la preparazione di un kernel ottimizzato (e penso che difficilmente lo sia pure in futuro e che sia necessario ricompliare il kernel daccapo).

La cosa positiva è che in funzione dell'hardware video rilevato il programma di installazione provvede a scegliere il server X opportuno.

Si passa poi a scegliere il tipo di tastiera, se installare o meno X (scelta definita consigliata per i nuovi utenti) e poi alla configurazione delle partizioni.

L'interfaccia grafica per fdisk è a mio parere veramente semplice ed intuitiva, l'unica pecca è quella di usare un cursore grafico per la definizione dell'ammontare dello spazio da allocare alle partizioni anzichè una casella di testo nella quale immettere direttamente il valore scelto.

Una volta definite le partizioni è possibile scegliere tramite una semplicissima dialog box se formattarle e se controllare i settori difettosi, dopoichè si passa alla scelta di quali sistemi operativi avviare tramite LILO (veramente intuitiva!).

Perminata questa fase il programma chiede cosa installare tra alcuni prefissati gruppi di pacchetti, quale desktop manager utilizzare tra KDE e Gnome (consigliando KDE per i neofiti) e se effettuare il login direttamente sotto X.

Finalmente parte la vera e propria fase di installazione dei pacchetti, con visualizzazione grafica del tempo di installazione complessivo e del singolo pacchetto, il cui nome viene visualizzato man mano. L'indicazione temporale è piuttosto approssimata, agli inizi è stimata molto per eccesso (ho ottenuto un'indicazione di un'ora e 35 minuti!).

Terminato il tutto il sistema chiede di rimuovere eventuali floppy e cd e riavviare la macchina.

Dall'inizio sono trascorsi solo 16 minuti... d'accordo, e' un'installazione volutamente "monca", ma con il mio Pentium 200 MMX con 64 MB di RAM e il mio cd Philips 20X mi è parsa molto rapida ed indubbiamente molto facile.

Riavviato il sistema, naturalmente settando il BIOS in modo da partire da hard disk, si compie l'ultimo passaggio (preceduto dalla schermata, quasi pubblicitaria ma molto descrittiva e quindi utile ad un neofita, di Lilo), quello della configurazione dei pacchetti .deb installati tramite dpkg. E qui sorgono i problemi... mi accorgo che non vengono installati alcuni pacchetti e perciò non si riesce a configurare un manager per X (sia Gnome sia KDE), ed anche Netscape. Dall'inizio originario dell'installazione sono passati 19 minuti.

Rilanciando dpkg --pending --configure scopro che non mi ha installato i seguenti pacchetti:

Faccio un find sul cdrom alla ricerca dei pacchetti e li trovo, quindi con dpkg li installo a mano e finalmente risolvo tutti i problemi di dipendenze, tranne un problema di parsing dello script di kdm che non ne vuole sapere di configurarlo correttamente. Ho segnalato questi problemi alla casa, la quale mi ha risposto che verranno sicuramente risolti nella prossima release beta prevista a giorni.

Se ricordate, durante l'installazione di Debian di pacchetti particolari (uno a caso: sendmail) vengono chiesti dei parametri. StormLinux invece non lo fa, comunica però che salverà un file TODO (che poi si ritrova nella home di root) che suggerisce di avviare i programmi di configurazione (nel caso specifico sendmailconfig). La trovo una soluzione molto comoda, che permette di risparmiare tempo nell'installazione del sistema per concentrarsi poi successivamente nella configurazione di pacchetti particolari.

Lavorando, mi accorgo di un bug: nonostante abbia scelto la tastiera italiana in fase di installazione, mi ritrovo con il layout della tastiera americana. Lo modifico a mano e segnalo il bug agli sviluppatori, che mi assicurano una pronta correzione nella prossima release.

E ora un mio giudizio personalissimo, che sicuramente lascia il tempo che trova: si tratta certamente di una distribuzione facilissima da installare (io in due anni che uso Linux ho provato RedHat, Mandrake, Suse, Slackware e Debian) anche di più di Mandrake e Suse. Certo, essendo una versione beta ha ancora diversi problemini da sistemare: il più ed urgente è sicuramente quello della mancata installazione di alcuni pacchetti fondamentali e del layout della tastiera. ma il tempismo con cui la Stormix mi ha risposto lascia ben sperare. La facilità d'installazione si rivela invece il suo punto forte, arrivando ad essere semplice come l'odiato Winbug pur offrendo prestazioni nettamente superiori (ad esempio il partizionamento in grafica e l'installazione di un boot loader). Attualmente i gruppi di pacchetti installabili sono ancora troppo pochi per poter definire completa la distribuzione StormLinux. Ma è sicuramente uno sforzo notevole per l'avvicinamento di un sistema operativo Unix a gente normalmente non in grado di effettuare un'installazione.

La release finale è prevista per l'ultimo trimestre del 1999 e dovrebbe comprendere queste nuove caratteristiche attualmente non presenti nella beta da me testata: