Appendice A. Il file .reportbugrc

Come abbiamo detto, dopo il primo avvio del programma reportbug, nella nostra directory home viene salvato un file puntato[1] dal nome .reportbugrc che contiene le nostre impostazioni principali che così non andranno nuovamente inserite la volta successiva che dovremo utilizzare il programma per segnalare un secondo bug.

Per modificarlo abbiamo due possibilità: o eseguire il programma reportbug con l'opzione --configure, ovvero:


nome-utente@nome-host:~$ reportbug --configure
che impone a reportbug di rifare le domande di configurazione iniziali che abbiamo già visto, oppure possiamo editare direttamente il file .reportbugrc e modificare manualmente i parametri presenti al suo interno, e volendo, anche aggiungerne di nuovi.

Vediamo allora cosa contiene inizialmente il file:


# reportbug preferences file
# character encoding: ISO-8859-15
# Version of reportbug this preferences file was written by
reportbug_version "4.5" (1)
# default operating mode: one of: novice, standard, advanced, expert
mode novice (2)
# default user interface
ui text (3)
# offline setting - comment out to be online
#offline
# name and email setting (if non-default)
# realname "mio-nome" (4)
# email "mio-nome@mio-provider" (5)
# Your proxy server address
http_proxy "http://nome-utente:password-utente@nome-proxy:porta-proxy/" (6)
# If nothing else works, remove the # at the beginning
# of the following three lines:
#no-cc
#header "X-Debbugs-CC: mio-nome@mio-provider"
#smtphost reportbug.debian.org
# You can add other settings after this line.  See
# /etc/reportbug.conf for a full listing of options. (7)
nel quale notiamo:
(1)
la versione installata del programma reportbug;
(2)
il nostro grado di esperienza prescelto, nel mio caso "novice";
(3)
il tipo di interfaccia che abbiamo scelto, "text";
(4)
il nostro "nome";
(5)
il nostro indirizzo "e-mail";
(6)
l'URL del nostro server "proxy" se presente;
(7)
e infine veniamo avvisati che possiamo aggiungere altre impostazioni al di sotto dell'ultima riga, facendo riferimento agli esempi presenti nel file "/etc/reportbug.conf".
Per il momento ci interessa solo fare in modo che l'editor predefinito che vogliamo venga utilizzato dal programma reportbug sia nano: per fare questo dobbiamo semplicemente aprire il file .reportbugrc con il nostro editor preferito (nano appunto),

nome-utente@nome-host:~$ nano .reportbugrc
e una volta al suo interno, spostarci con il tasto "freccia giù" in fondo al file sulla prima riga vuota, nella quale va inserita la stringa:

editor "nano"
Quindi salviamo il file premendo la sequenza "Ctrl+O" seguita da "Invio", e poi "Ctrl+X" per uscire dall'editor.

Fatto questo, la prossima volta che avvieremo .reportbugrc, arrivati al passo della scrittura del nostro bug report, invece di aprirsi vi, Vim o Emacs che a molti fanno venire il "mal di testa", si aprirà il nostro amato e facile da usare editor nano.

Note

[1]

un file puntato è un file il cui nome è preceduto da un punto "." e che grazie a questa apparentemente insignificante caratteristica risulta "invisivile" ai normali comandi di esplorazione delle directory.